Dakota Fanning debutta alla regia per i Miu Miu Women’s Tales – che da anni esplorano l’universo femminile, in forme e declinazioni differenti – con il cortometraggio “Hello apartment”, scritto da Liz Hannah (The Post), e interpretato da Eve Hewson.
Ava entra nel suo nuovo loft di Brooklyn per la prima volta. È vuoto, dipinto di fresco ma vecchio. La luce del sole entra dalle grandi finestre, disegna forme sul pavimento di legno, logore e con i segni dei precedenti abitanti. Ava si siede. Ed è subito a casa. Casa sua.
È qui che incontra un ragazzo e si innamora. È qui che bevono vino insieme a una festa. È qui che si urlano e decidono che è finita. L’appartamento diventa testimone della storia personale di Ava, fatta di gioia e tristezza, speranze e delusioni, quello spazio universale in cui tutti noi ci troviamo a diventare adulti.
“L’idea del film nasce dalla mia vita e dal ricordo che ho della mia prima casa – racconta la regista Dakota Fanning. – Ho ricostruito l’appartamento come se fosse uno spazio per i miei ricordi. Mi sono sempre chiesta cosa accade ai ricordi quando te ne vai: vengono con te o restano lì? A questo mi sono ispirata e raccontando alla sceneggiatrice è diventato un copione”.
Per il suo cortometraggio, la Fanning si è ispirata quindi al suo vissuto e ai numerosi spostamenti che ha affrontato sin da giovanissima. “Ho viaggiato molto e ogni volta che ti sposti devi crearti uno spazio tuo. Io sono molto legata all’idea della casa e soprattutto all’idea che ci sia qualcuno ad aspettarti nonostante i cambiamenti che accadono nella vita e che sono comunque importanti.”
Quello che emerge è un ritratto allegro e colorato, quasi impressionistico, della gioventù, delle esperienze che si fanno da giovani e che dopo verranno sempre con te. Una fotografia molto luminosa, costruita sulla luce che entra dalle finestre e che diviene il riflesso dell’esuberanza del mondo giovanile in tutti i suoi dettagli selvaggi e fluorescenti.
“Quello che ho fatto è stato mettere insieme i tasselli come se fosse un mosaico da comporre” ha spiegato ancora la Fanning.
E sul progetto per Miu Miu ha aggiunto: “Fare questo lavoro è eccitante, e lo è collaborare con persone che ti rispettano e che lo amano come lo ami tu. Non sono stata mai frenata. Miu Miu mi ha aiutata senza mai mettere limiti al lavoro che stavamo facendo. È stato un lusso”.
La tesi di fondo di “Hello apartment” è ricordarci che lasciamo un’impronta nell’ambiente e nelle cose che ci circondano – lo scoprirà anche la protagonista, tornata nello stesso luogo molti anni più tardi.
Archiviata questa parentesi dietro la macchina da presa, che la Fanning assicura non essere l’ultima, l’attrice è pronta a tornare sul set nel nuovo film di Quentin Tarantino, “Once upon a time in Hollywood”, dove interpreta il ruolo di Lynette Alice “Squeaky” Fromme, uno dei membri della Manson Family.
In bocca al lupo a Dakota Fanning per i suoi progetti futuri.