Un cortometraggio di Emanuela Mascherini. Con Luciano Virgilio, Giusy Merli, Simone Faucci, Emanuela Mascherini, Akela Sagna. Italia
Oscar è un fotografo. Ha sempre cercato di fermare il tempo, i ricordi, i pensieri e c’era riuscito finché la malattia della moglie e il digitale sembrano rapire ogni forma di memoria.
Se avete sognato – o ancora sognate – di trovare l’anima gemella, qualcuno che vi ami per tutta la vita non potrete non apprezzare il cortometraggio “Come la prima volta” di Emanuela Mascherini, garbato, delicato e commovente.
Ma anche se siete dei cinici incalliti non potrete rimanere indifferenti di fronte alla straordinaria quanto struggente storia di resilienza amorosa di Oscar (Virgilio) e Beatrice (Merli), una coppia normale, pianista lei, fotografo lui.
Insieme da una vita, a dividerli arriva una grave malattia, l’Alzheimer. Nonostante la moglie non lo riconosca, Oscar non accetta di averla persa e cerca in ogni modo di scuoterla dal suo silenzioso torpore, mostrandole foto e ricordi del passato.
I ricordi sono allo stesso tempo croce e delizia in questa storia semplice, toccante, calda, autentica ma in qualche modo rivoluzionaria, se si pensa quanto le coppie di oggi abbiamo difficoltà a restare insieme più di qualche mese, figuriamoci una vita intera.
“Come la prima volta”, ispirato a una storia vera, si rivela un progetto di grande impatto emotivo e artistico, che conta su una solida e convincente sceneggiatura e su una regia calibrata, ispirata e talentuosa.
Ma la sua riuscita il corto la deve soprattutto alle prove di Luciano Virgilio e Giusy Merli che formano una coppia davvero perfetta sia sul piano recitativo che umano. I due attori hanno raggiunto sulla scena una naturale quanto sbalorditiva alchimia, tale da indurre lo spettatore a pensare che siano veramente una coppia di coniugi.
Luciano Virgilio indossa i panni di Oscar con grande eleganza, nobiltà e coraggio dando prova di sensibilità e umanità oltre che capacità recitative, mostrando con parole e gesti un bellissimo esempio di resistenza romantica e sentimentale.
Giusy Merli è invece una Beatrice silente e immobile, che da una parte costituisce un contraltare visivo e sonoro al personaggio di Oscar, dall’altra contribuisce ad aumentare il pathos e il ritmo narrativo della storia.
“Come la prima volta” è una di quelle storie belle e impossibili tipiche del cinema – o delle favole – eppure, mai come in questo caso, non possiamo non invidiare il legame tra Oscar e Beatrice e sognarne uno simile per noi.