“Brutti e cattivi”: una commedia italiana spregiudicata e nerissima

Cosimo Gomez dirige un grande cast in un film che ribalta i luoghi comuni su disabilità e cattiveria

Un film di Cosimo Gomez. Con Claudio Santamaria, Marco D’Amore, Sara Serraiocco, Simoncino Martucci, Narcisse Mame. Commedia, 87′. Italia, Belgio, Francia, 2017

Data di uscita italiana: 17 ottobre 2017

Periferia di Roma. Un mendicante paraplegico soprannominato il Papero (Santamaria), con la complicità di sua moglie, una bellissima donna senza braccia detta la Ballerina (Seraiocco), del suo accompagnatore, un tossico rastaman detto il Merda (D’Amore) e di un nano rapper il cui nome d’arte è Plissé (Martucci), mette a segno una rapina nella banca dove il boss di un potente clan mafioso cinese nasconde i proventi delle sue attività illecite. Dopo il colpo però le cose si complicano.

 

Se la vulgata buonista impone di pensare che chi ha una disabilità fisica o psicologica non possa essere una cattiva persona, “Brutti e cattivi” di Cosimo Gomez sfata questo luogo comune, raccontando le avventure di una banda di rapinatori senza scrupoli, tutti disabili.

Quella che si dice una rivoluzione drammaturgica – oltre che sociologica – per il cinema italiano! Fino ad oggi il ruolo del cattivo era sempre toccato a personaggi guasti dentro ma fisicamente integri – se non addirittura fascinosi. Ma qui si cambia musica.

Partendo dal soggetto vincitore al Premio Solinas, Gomez riscrive con talento, creatività e originalità la commedia nera italiana. Il suo film è il nuovo modello da seguire per chi, in futuro, vorrà cimentarsi nel genere.

“Brutti e cattivi” è divertente, scorretto, dissacrante su alcuni temi storicamente tabù nel nostro Paese come la fede e la condotta privata di chi si professa cattolico.

Per quanto si tratti di una produzione italiana, per la spumeggiante sceneggiatura e la messa in scena di notevole livello stilistico e tecnico potrebbe essere inserita senza sfigurare nel genere indie a stelle e strisce.

Marco D’Amore è il Merda, tossico rastaman. “Brutti e cattivi” (2017)

Il film non ha paura di stupire e prendere in contropiede chi guarda, con un intreccio narrativo all’altezza, almeno nella prima parte, del miglior Tarantino visto ne “Le iene”. La principale differenza è che i personaggi del secondo film agiscono mossi dall’avidità, quelli di Gomez dall’amore. Un amore magari finto ed effimero, ma per chi non ha mai conosciuto la dolcezza di una carezza, qualsiasi palliativo può passare per un sentimento vero.

Sara Serraiocco nel ruolo della Ballerina, seduttrice seriale e senza scrupoli, conferma tutto il suo talento e la sua incredibile poliedricità. Il suo personaggio è una splendida fusione tra la Catherine Tramell di “Basic Instic” e la Claire Underwood di “House of cards”. Nonostante la giovane età, l’attrice dimostra già di possedere sicurezza, esperienza e coraggio da veterana.

Sara Serraiocco è Ballerina, seduttrice seriale, senza scrupoli e senza braccia. “Brutti e cattivi”. (2017)

Claudio Santamaria e Marco D’Amore sono bravi a non eccedere mai nella recitazione, rimanendo credibili. Ma nella banda di uomini merita sicuramente una menzione speciale  Simoncino Martucci, che all’esordio dimostra talento e presenza scenica davanti alla macchina da presa tali da far impallidire i colleghi.

Il film perde, a nostro avviso, in freschezza e carica innovativa nella seconda parte, con il regista che cerca di dare più risalto del necessario all’elemento romance, finendo in parte per snaturare il progetto.

Nonostante questo, “Brutti e cattivi” rimane un film da vedere assolutamente, perché come ci ricorda il tenero finale, ad essere almeno un po’, sinceramente cattivi si può ottenere anche la tanto agognata felicità.

 

Il biglietto da acquistare per “Brutti e cattivi” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto
(con riserva). Sempre.