Gennaio nel segno delle grandi serie, almeno su Sky. Dopo il debutto de “L’assassinio di Gianni Versace” (ve ne abbiamo parlato qui), questa settimana è la volta di “Britannia”. Il primo dei nove episodi andrà in onda oggi, 22 gennaio, alle 21.15 su Sky Atlantic.
Ambientata nel 43 d.C., all’epoca in cui i Romani tentarono per la seconda volta – dopo il fallimento della spedizione di Giulio Cesare – di invadere l’arcipelago britannico, scontrandosi con le popolazioni celtiche e con le loro forti tradizioni, la serie diretta da Christoph Schrewe, Luke Watson, Sheree Folkson e Susan Tully unisce storia e folklore fantastico.
“Oltre a essere dei duri combattenti i Celti hanno un sistema di credenze che li rende quasi invincibili – ha spiegato lo sceneggiatore Jez Butterworth. – L’ultima volta che i Romani hanno provato a invaderli, niente meno che il potente Giulio Cesare ha dovuto girato i tacchi e tornare oltre Manica. Ora, quasi un secolo dopo, i Romani sono tornati. Sono affascinato da cosa succede quando gli dei muoiono, quando un’antica fede crolla e viene sostituito da qualcosa di nuovo. Questa è una guerra tra due pantheon: quello romano e quello celtico. È lo scontro più duro di tutti i tempi, quello che dà forma a chi siamo noi oggi”.
Kelly Reilly è Kerra, la coraggiosa e determinata figlia di Re Pellenor, il sovrano dei Cantiaci (o Cantii). David Morrissey è Aulo Plauzio, uno dei più grandi generali della storia di Roma, incaricato dall’imperatore Claudio di invadere la Britannia, terra di confine ricchissima di materie prime.
Nel cast anche Zoë Wanamaker – Antedia, regina della tribù dei Regnensi -, Nikolaj Lie Kaas – l’ex Druido Divis -, Eleanor Worthington‑Cox – Cait -, Ian McDiarmid – Re Pellenor, sovrano dei Cantii e padre di Kerra -, Julian Rhind‑Tutt – Phelan, figlio di Re Pellenor e fratello di Kerra -, Annabel Scholey – Amena, moglie di Phelan.
Tra druidi, antichi rituali, regine guerriere e alleanze, “Britannia” promette di portare indietro nel tempo, facendo vivere quello che fu a tutti gli effetti un vero e proprio scontro di civiltà.