Dopo il successo della prima stagione, che a fine 2020 è diventata il titolo Netflix più visto di sempre, “Bridgerton” è tornato con i nuovi episodi il 25 marzo, riconfermando il suo mix vincente di romanticismo, ricostruzione storica attenta e una punta di humor.

La serie prodotta da Shonda Rhimes, come probabilmente saprete bene, è ispirata al ciclo di otto romanzi dell’americana Julia Quinn. Dopo la storia di Daphne, raccontata in “Il duca e io“, è la volta di Anthony, il primogenito della famiglia, che cerca moglie in Il visconte che mi amava.

Adattare per il grande o per il piccolo schermo un romanzo non è mai impresa facile, e talvolta gli sceneggiatori sono chiamati a fare delle modifiche, tagliando o inserendo qualche scena ad esempio. Dopo aver visto la seconda stagione di “Bridgerton” e aver letto il romanzo da cui è tratta (qui la recensione), abbiamo selezionato le 10 maggiori differenze tra i due. Attenzione agli spoiler! 

 

1. LE ORIGINI DELLE SORELLE KATE ED EDWINA

Simone Ashley è Kate Sharma, Charithra Chandran è Edwina Sharma. © Liam Daniel/Netflix 2022

Nel primo episodio della serie facciamo la conoscenza delle sorelle Kate (Simone Ashley) ed Edwina (Charithra Chandran) Sharma, tornate di recente dall’India con la madre, Lady Mary. Scopriamo in seguito che la donna aveva lasciato l’Inghilterra molti anni prima per sposare un uomo di umili origini, andando contro il volere dei genitori, che l’avevano praticamente diseredata, e della stessa regina Carlotta. Nel romanzo, invece, le sorelle si chiamano Kate ed Edwina Sheffield, e sono inglesi. La prima ha 21 anni (altra differenza rispetto alla serie, dove ha 26/27 anni) e i capelli scuri; la seconda è bionda e ha gli occhi azzurri, l’esempio perfetto della bellezza eterea (ed è questo ad attirare Anthony, tra parentesi). 

 

2. LA MORTE DI EDMUND BRIDGERTON

Nella serie come nel romanzo, scopriamo che Edmund Bridgerton, il patriarca della famiglia, è morto all’età di 38 anni per una reazione allergica in seguito alla puntura di un’ape. In “Il visconte che mi amava”, però, non è Anthony ad assistere al tragico evento (come invece vediamo nel terzo episodio di “Bridgerton”), ma una giovanissima Eloise. La morte del padre influisce molto su Anthony, che all’epoca dei fatti aveva 18 anni. Nel romanzo leggiamo di come sia convinto di morire giovane, di arrivare al massimo ai 38 anni del padre – «Edmund Bridgerton era si era spento a trentotto anni e Anthony non riusciva a immaginare di poter superare il padre in alcun modo, nemmeno per quanto riguardava l’età.» Prologo – ed è per questo che non vuole innamorarsi, legarsi alla moglie, e via dicendo. Nella serie, invece, è il ricordo del grandissimo dolore vissuto dalla madre a spingerlo a giurare di non innamorarsi mai e sposarsi semplicemente per calcolo. 

 

3. LA PUNTURA DELL’APE

Visto il punto precedente, potete immaginare cosa provi Anthony quando, nella residenza di campagna della famiglia, Kate viene punta sul petto da un’ape. Nel romanzo, il visconte non esita un attimo a chinarsi su di lei e succhiare via il veleno. Sfortunatamente, i due vengono sorpresi da ben tre testimoni, Lady Violet, Lady Mary e Lady Danbury, e questo mette in moto tutta una serie di eventi… Gli sceneggiatori di “Bridgerton” si sono presi diverse libertà, su questa scena. Kate viene punta, ma Anthony non le succhia via il veleno. Invece, viene letteralmente colto da un attacco di panico, e lei cerca di tranquillizzarlo, ma senza che tra loro avvenga niente di “scandaloso”.

 

4. IL MATRIMONIO DI ANTHONY ED EDWINA

Nel romanzo – a mio avviso in modo molto più credibile! – il corteggiamento di Anthony a Edwina si ferma molto prima di arrivare all’altare. Dopo che Anthony e Kate sono colti in flagrante, i due vengono costretti a sposarsi (con Edwina che incoraggia la sorella in questo senso, e che si dimostra ferita per il cambio di scenario solo in modo lieve). Nella serie, invece, Edwina e il visconte arrivano fino al giorno del matrimonio, tra i tre personaggi si crea un vero e proprio triangolo e “lo Splendore” e la sorella discutono animatamente (comprensibilmente, tra l’altro). 

 

5. L’EVOLUZIONE DEL RAPPORTO TRA ANTHONY E KATE

Nella serie il rapporto d’amore tra i protagonisti si sviluppa nell’arco degli otto episodi – è di fatto il centro del racconto – e solo nell’ultima scena li vediamo felicemente sposati. Nel romanzo, invece, la storia procede molto più velocemente, Anthony e Kate si sposano circa a metà, e il punto centrale, lo “scoglio” da superare per i due, è piuttosto la difficoltà del visconte di aprirsi e convincersi di poter amare. 

 

6. KATE E LA PAURA DEI TEMPORALI

Nel romanzo, scopriamo che Kate soffre di astrafobia (la paura di lampi e tuoni) dopo il matrimonio con Anthony e che questo è legato alle circostanze della morte della madre (avvenuta appunto durante una grande tempesta). Nella serie, invece, Kate non riesce a prendere sonno durante un temporale, ma la cosa si configura come una paura non come una vera e propria fobia.

 

7. L’INCIDENTE CON LA CARROZZA

In “Il visconte che mi amava”, Anthony aspetta a dire a Kate di amarla fin quando è quasi troppo tardi. La carrozza dove la donna si trova insieme alla sorella e al loro cane, Newton, si ribalta ma a parte una gamba rotta, l’incidente non ha grandi conseguenze. Nella serie, invece, Anthony vorrebbe dichiararsi dopo che lui e Kate hanno condiviso una notte di passione, ma la ragazza è uscita per una cavalcata (sotto la pioggia battente). Lui la insegue, lei viene disarcionata e resta incosciente diversi giorni, prima di riprendersi…

 

8. ELOISE E THEO

Tagliamo la testa al toro: in “Il visconte che mi amava” non esiste nessun Theo Sharpe (Calam Lynch) e la presenza di Eloise (interpretata nella serie da Claudia Jessie) è alquanto marginale. Nella serie, la seconda sorella Bridgerton continua invece a portare avanti la sua indagine sulla vera identità di Lady Whistledown, e questo le fa incontrare il giovane aiutante del tipografo e interagire con lui (cosa alquanto improbabile, visto il contesto sociale e storico, diciamolo). 

 

9. LA VERA IDENTITÀ DI LADY WHISTLEDOWN

Nicola Coughlan è Penelope Featherington. © Liam Daniel/Netflix 2022

Nei romanzi di Julia Quinn scopriamo la vera identità di Lady Whistledown soltanto nel quarto capitolo, “Un uomo da conquistare” (qui la mia recensione). Nei tre precedenti, “incontriamo” la misteriosa autrice soltanto in apertura di capitolo, attraverso stralci dei suoi articoli mondani. Nella serie, invece, il mistero che la riguarda ricopre un ruolo più importante e viene svelato già nel finale della prima stagione

 

10. DAPHNE, IL DUCA E LA LORO FAMIGLIA

Era già stato ampiamente anticipato: nella seconda stagione di “Bridgerton” il duca di Hastings non compare mai. Il motivo è che il suo interprete, Regé Jean Page, ha dato forfait per altri impegni lavorativi (e per la pandemia). Daphne è quindi presente da sola in alcune scene “di famiglia”, scene non particolarmente incisive. Nel romanzo, invece, Hastings di tanto in tanto compare, come ad esempio nella combattuta partita di pal mal nella tenuta di campagna di Aubrey Hall. Altro dettaglio che differisce tra serie e romanzi: nella prima il primogenito degli Hastings è un maschietto, mentre nei libri i due hanno tre figlie femmine e poi un maschio, a cui mettono nome David (non August come nella serie).