La televisione italiana generalista viene spesso percepita dai giovani come vecchia, obsoleta, incapace di raccontare la società in modo autentico e di farsi rappresentante delle esigenze di tutto il pubblico. E la situazione è ancora più catastrofica se guardiamo alla fiction, immutabile nei temi e negli interpreti da tempo immemore.
In questo desolante scenario, il ciclone “Boris”, andato in onda dal 2007 per tre stagioni su Sky, ha rappresentato un vero e proprio spartiacque. La serie è stata capace di irridere i limiti, le contraddizioni e la superficialità delle produzioni nostrane e dello star system, conquistando il pubblico.
Il trio di autori – Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo –, dall’altro della loro conoscenza della materia, gettarono le basi per rendere la serie un cult, grazie anche all’ottimo cast. Dopo tre stagioni della serie e un film, forse meno riuscito, sul progetto sembrava calato il sipario.
E invece, forse anche sull’onda della scomparsa, prematura, di Mattia Torre, Ciarrapico e Vendruscolo si sono decisi a mettere mano alla quarta stagione. Che, attenzione, non è una reunion fine a se stessa ma una nuova sfida per tutti, sceneggiatori e cast.
I nuovi otto episodi sono disponibili su Disney+ dal 26 ottobre. Cercate un buono motivo per vederli? Ve ne diamo tre.
1 IL CAST È TORNATO NELLA SUA INTEREZZA, e il pubblico non può non apprezzare l’affiatamento tra gli interpreti, che riprendono i ruoli con una grande naturalezza. I nostri amati René, Corinna, Stanis, Alessandro, Biascica sono invecchiati, sì, ma il tempo è stato galante con tutti loro. Il cast viene poi integrato da interessanti new entry, per un mix divertentissimo tra presente e passato.
2 L’IRONIA CON CUI GLI SCENEGGIATORI RACCONTANO IL MONDO DELLE SERIE è immutato, ma si dimostra al passo coi tempi, applicandosi oggi al mondo dello streaming, delle serie e delle grandi piattaforme. Per essere prodotto, un progetto deve soddisfare diverse condizioni, alcune davvero assurde e strampalate. Questo famigerato algoritmo è l’oggetto misterioso, il Godot che tutti gli addetti ai lavori cercano. Ma in “Boris” ci se ne fa beffa, nel perfetto stile della serie.
3 DOPO “GLI OCCHI DEL CUORE” SI PARLA DELLA VITA DI GESÙ e della Bibbia, chiaramente in una versione inedita e audace. I nostri eroi, infatti, passeranno dalla vecchia produzione a questo nuovo progetto.
“Boris” è tornato, ed è pronto a graffiare come ai vecchi tempi. Trovate i nuovi episodi – e tutte le tre stagioni precedenti – in streaming su Disney+.