Noi italiani siamo un popolo di poeti, navigatori e inventori. Negli ultimi anni a queste categorie va aggiunta quella di creatori di festival. Nessuno – che sia città, paese, ente, comunità montanara o marittima – sembra tirarsi indietro davanti alla possibilità di organizzare una propria kermesse…
Se da una parte questo proliferare di rassegne ed eventi sta finendo per svilirne l’essenza più autentica, dall’altra rappresenta un modo vincente per pubblicizzare bellezze artistiche e naturali che altrimenti passerebbero quasi inosservate, soprattutto nel Mezzogiorno.
Tra le kermesse da segnalare con un circoletto rosso sul calendario c’è sicuramente il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento (BCT), che torna per la seconda edizione dal 4 al 9 luglio.
“Il festival è un evento unico nel suo genere – ha spiegato con orgoglio il direttore artistico Antonio Frascadore –, che si distingue da tutti gli altri per la sua capacità di unire il mondo del cinema e quello della tv in un’unica cornice, affrontandoli da un’ampia gamma di prospettive”.
Durante la cinque giorni, il pubblico entrerà in una sorta di multisala. Sono oltre cinquanta gli eventi in programma, 150 le proiezioni, tra lungometraggi e corti, tre gli eventi teatrali in chiave cinematografica presentati in anteprima nazionale, diretti da Massimo Cinque con protagonisti Marco D’Amore, Anna Foglietta e Maurizio Casagrande.
Ricco anche il parterre di ospiti attesi a Benevento: Christian De Sica, Ricky Tognazzi, Riccardo Scamarcio, Stefania Sandrelli, Michael Radford, Anna Foglietta, Matilde Gioli, Luciano Ligabue e molti altri.
Proprio al cantante emiliano sarà dedicata la giornata di apertura del festival, un vero e proprio “Liga Day“, che avrà inizio nel pomeriggio con le proiezioni dei suoi primi due film, “Radiofreccia” e “Da Zero a Dieci”, per proseguire poi con l’ultimo lavoro, “Made in Italy” e l’incontro con l’artista, intervistato dal giornalista di Sky Alessio Viola.
“Sono entusiasta di aprire il Festival 2018 con Luciano Ligabue che a mio avviso è uno degli artisti più straordinari del panorama italiano, in grado di rendere magico ogni settore toccato, dalla musica alla letteratura fino, appunto, al cinema”, ha dichiarato Frascadore.
Sul rapporto con il Giffoni Film Festival, temporalmente oltre che spazialmente vicino, il direttore artistico del Festival di Benevento ha tenuto a sottolineare.
“I due festival hanno natura, percorsi e obiettivi diversi. Il Giffoni ha 48 anni di vita, noi soltanto due. Ciò nonostante il direttore Gubitosi, generalmente poco incline a stringere collaborazioni, ha trovato affinità con il nostro progetto iniziando fin dallo scorso anno una felice e solida partnership, al punto che il BCT indicherà alcuni ragazzi come componenti delle giurie del Giffoni. Al di là di questo, e senza voler apparire presuntuoso, credo che in due anni abbiamo dimostrato di avere la forza e la gambe per poterci sostenere da soli”.
E per una seconda edizione che sta per iniziare ce n’è già un’altra, la terza, che prende forma.
“Nel 2019 ci concentreremo sulla serialità televisiva – ha anticipato il direttore artistico. – Quest’anno abbiamo però voluto dare il giusto risalto alla TV generalista ospitando due regine degli ascolti come Barbara D’Urso e Simona Ventura, e i protagonisti di fiction di successo come “Il segreto” e “Una vita”. Il nostro Festival, infatti, si propone come una sorta di aggregatore di forme d’arte e di intrattenimento, e non vogliamo lasciarne nessuna da parte”.