di Tiziana Iaccarino
Si intitola “Lo dice il mare” ed è pubblicata dal Foglio Edizioni, è un’antologia che raccoglie opere artistiche, letterarie e figurative di diversi artisti. Curatrice del progetto, Barbara Panetta.
La Panetta è a sua volta scrittrice, e vive a Londra. Qualche mese fa ha avuto l’idea del libro, e ha iniziato a coinvolgere artisti dei più disparati ambiti – dai musicisti ai fotografi. Il volume sarà presentato il 10 giugno a Roma, il 12 a Bologna, e a seguire ci saranno altre date e tappe, anche europee.
Abbiamo parlato con Barbara di questo lavoro corale, della sua opera di coordinazione, di scrittura e molto altro.
Ciao Barbara, è un piacere averti su Parole a Colori per parlare del tuo bel progetto. Iniziamo col chiederti com’è nata l’idea.
L’idea è nata per caso. Vivo a Londra da più di venti anni ma il mare è, forse, la cosa che mi manca di più dell’Italia. In estate vado sempre in Calabria. Un giorno di agosto osservavo dalla spiaggia il mare, ammiravo le sue bellezze e lo immaginavo in diversi modi, limpido e cristallino, agitato e imponente… Insomma ho immaginato il mare protagonista di tanti scenari e quindi da lì, proprio quel giorno, è partita l’idea per la raccolta.
“Lo dice il mare”: il titolo è nato con il progetto oppure ci hai dovuto riflettere sopra?
Ho pensato a molti titoli, alcuni già usati da altri, prima di trovare quello giusto. Perché ho scelto proprio questo? Perché in effetti lo dico io col mio racconto, lo dicono gli autori dell’antologia, ma soprattutto lo dice il mare. È lui l’indiscusso protagonista di tutto.
Quello che hai curato è un progetto corale. Quanti artisti hai selezionato e com’è stato il processo? Difficile scegliere chi includere e chi tenere fuori?
Gli artisti coinvolti sono tantissimi, ma la selezione mi è costata una grande fatica. Quasi tutti quelli che ho scelto hanno una connessione con il mare – ad esempio due autori, Atzori e Pulixi sono Sardi, così come uno dei fotografi. Volendo dare qualche numero, siamo in ventisette, venticinque autori e due fotografi, Diego Bullita e Francesco Turano.
Nel mare magnum – permettimi l’allusione – di proposte editoriali, cosa differenzia questa antologia da tutte le altre?
Il bello delle antologie – di tutte, a mio modesto parere – è la commistione di generi e stili che sanno raccogliere. Qui quello che rappresenta un quid in più è il tema, il mare, che esercita un forte fascino su quasi tutti.
“Lo dice il mare” è edito da Il Foglio Edizioni. Com’è stato lavorare con loro?
Il mio editore ha un fortissimo senso dell’orrido: gli è piaciuta così tanto l’antologia che ha dovuto pubblicarla.
Il libro inizierà il suo tour di presentazioni in Italia, il 10 giugno a Roma, il 12 a Bologna. Cosa dobbiamo aspettarci?
Quello di Roma sarà un piccolo evento, con il giornalista Andrea Guglielmino a fare da moderatore in una sorta di tavola rotonda, il cantautore Aurelio Scalabroni, il fotografo Diego Bullita.
A Bologna, invece, saranno presenti dieci degli autori dell’antologia e gli scrittori Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi nel ruolo di moderatori. L’incontro si terrà nella libreria Ubik, e permettetemi di dire che sarà una doppia emozione per me, perché le librarie sono mie amiche e durante il periodo universitario ho lavorato con loro.
E dopo? Ci sono già altri appuntamenti in calendario?
A fine luglio saremo in Sardegna, nella bella Porto Cervo; ad agosto invece in Calabria, a Scilla. Da settembre, ci sposteremo all’estero, a Londra dove presenteremo l’antologia alla comunità italiana nella capitale inglese. Stiamo anche organizzando un evento a Madrid, dove vivono due degli autori del libro, Elisabetta Bagli e Tommaso Franco. Posso già dire che darà il suo prezioso contributo il pianista Giuseppe Devastato.
Non possiamo che fare un grande in bocca al lupo a Barbara Panetta per questo bel progetto. Grazie per essere stata con noi.
Grazie a voi.