Un film di Sabina Fedeli, Anna Migotto. Con Helen Mirren, Martina Gatti, Arianna Szöréni, Sarah Lichtszesin-Montard, Helga Weiss. Docu-fiction, 92′. Italia 2019
Dal campo di concentramento, oggi centro di documentazione di Bergen-Belsen, in Germania, dove si trovano le tombe di Anne Frank (1929-1945) e di sua sorella Margot (1926-1945), Katerine, una ragazza con lo smartphone a portata di mano, parte per un viaggio in solitaria che toccherà i luoghi della memoria ebraica e alcune capitali d’Europa, in dialogo costante con il diario che l’adolescente scrisse in un rifugio di Amsterdam, prima di essere deportata e finire i propri giorni in quel campo. In parallelo, su un set che riproduce fedelmente la stanza di Anne, l’attrice Helen Mirren legge alcuni passi del celebre Diario, commentandolo e integrandolo con ulteriori informazioni.
Anne Frank, la ragazza che attraverso le pagine del suo diario ha fatto conoscere l’orrore dell’olocausto al mondo, avrebbe compiuto il 12 giugno di quest’anno 90 anni. Cosa avrebbe fatto se fosse sopravvissuta ai campi di concentramento? Sarebbe diventata una scrittrice? E cosa avrebbe pensato del mondo di oggi?
“#AnneFrank. Vite parallele” di Sabina Fedeli e Anna Migotto intreccia la storia di Anne a quella di altre cinque donne, sopravvissute all’orrore nazista e pone al centro della narrazione questi e altri quesiti.
La docu-fiction, al cinema per un evento di tre giorni a partire dall’11 novembre, si sviluppa su tre livelli narrativi: il diario di Anne, letto da Hellen Mirren, che ci trasporta nel passato, a partire dal 1942; il racconto della giovane Martina Gatti, tra foto, video e post sui social, che si è messa in viaggio per conoscere i luoghi della breve vita di Anne e quelli i in cui l’orrore ha preso forma; le testimonianze di Arianna Szorenyi, Sarah Montard, Tatiana ed Andra Bucci e Helga Weiss che, come Anne Frank, hanno vissuto la persecuzione nazista e la deportazione.
Le registe Sabina Fedeli e Anna Migotto lasciano che la realtà venga a galla senza porre alcun filtro. Tutto inizia dalla stanza di Anne ad Amsterdam, fedelmente ricostruita, dai sui sogni spezzati e dalle speranze di una ragazza che credeva nel futuro. È da li che ascoltiamo le testimonianze e guardiamo in profondità negli occhi tristi delle sopravvissute.
“#AnneFrank. Vite parallele” è un racconto forte del passato ma anche un monito per i giovani, perché siano sempre pronti a schierarsi in favore dell’umanità e dei suoi diritti. Il diario è il regalo di Anne al mondo, perché il futuro possa essere davvero migliore.