Un film di Jason Bateman. Con Jason Bateman, Nicole Kidman, Christopher Walken, Maryann Plunkett, Jason Butler Harner, Josh Pais. Drammatico, 107′. 2015
Tratto dal romanzo omonimo di Kevin Wilson
L’uomo sarà anche artefice del proprio destino e capace di decidere seguendo il libero arbitrio, ma è certo che non può decidere chi avere come genitori. La famiglia può essere un dono meraviglioso, oppure una punizione, l’esperienza di tutti i giorni ce lo confermerà.
Volendo riassumere in una sola frase le vicende raccontate nel film di Jason Bateman “La famiglia Fang” mi sentirei di scegliere: ma quanto è bello avere una famiglia normale?
Si perché i Fang, Caleb (Walken) e Camille (Plunkett), sono genitori a dir poco atipici che hanno dedicato la vita alla realizzazione di opere d’arte in movimento, non esitando a coinvolgere anche i figli Annie (Kidman) e Baxter (Bateman), soprannominati figlio A e figlio B.
Caleb e Camille sono performer a tutto tondo, che hanno vissuto in simbiosi con una speciale idea di arte. Una scelta che ha comportato inevitabili conseguenze sui due figli che, diventati adulti, faticano a inserirsi nel mondo. Annie è un’attrice alcolizzata in declino; Braxter uno scrittore incapace di finire il suo terzo libro, per via di un persistente blocco creativo. Quando un giorno l’uomo è vittima di un curioso incidente, la famiglia si riunisce e tra genitori e figli si origina una contrapposizione semiseria, che mira a definire quale modello di famiglia sia quello migliore.
Dai toni comici e grotteschi si passa poi al dramma, quando Caleb e Camille scompaiono nel nulla. Se Baxter prende sul serio la cosa, Annie la considera solo l’ennesima, strampalata performance della coppia. I fratelli si mettono comunque alla ricerca dei genitori, un percorso che li porterà anche alla scoperta di se stessi.
“La famiglia Fang” è difficile da inserire in un genere cinematografico preciso; volendo però provare potremmo propendere per una commedia, con sfumature ironiche e noir.
La sceneggiatura è ben scritta, intensa, pungente, provocatoria, mette in scena con maestria il controverso connubio tra arte e famiglia, due espressioni d’amore e creatività.
La regia di Jason Bateman è precisa, pulita, capace di costruire una struttura narrativa che, nonostante abbia un respiro più teatrale che cinematografico, coinvolgere comunque lo spettatore dall’inizio alla fine.
Il punto di forza del film è sicuramente il cast, solido, esperto e di talento, che porta in scena con naturalezza le dinamiche di una famiglia “normale”, in modo tale da creare un ponte emotivo con chi guarda.
Per crescere davvero i figli devono giocoforza staccarsi dai genitori e se in alcuni casi sono proprio i secondi a prendere le distanze, per vivere magari nuove esperienze come capita nell’intenso e toccante finale di questa pellicola, i primi non possono che conservare i bei ricordi e andare avanti. Perché neppure i genitori sono perfetti, e anche loro possono sognare un’egoistica libertà.
Il biglietto da acquistare per “La famiglia Fang” è: 1)Nemmeno regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio (con riserva); 4)Ridotto; 5)Sempre.