Un film di Andrew Fleming. Con Paul Rudd, Jake McDorman, Steve Coogan, Lora Martinez-Cunningham, Jenny Gabrielle. Commedia, 91′. USA 2018
Erasmus e Paul si amano tanto e discutono altrettanto nella loro villa-ranch di Santa Fe. Erasmus è una celebrità televisiva, Paul un regista esitante che sogna New York ma indugia nel New Mexico. In stallo esistenziale e creativo, ma ancora insieme, la coppia deve prendersi cura di un nipote inaspettato, figlio di un figlio avuto una vita fa. Angel ha dieci anni e un nome che non gli piace. Non quanto le tortilla spezziate di Taco Bell almeno. L’ingresso in scena di un ragazzino con un’infanzia infelice e un padre in carcere, li costringe a rivedere le loro priorità, mettendo da parte scaramucce e capricci, e scoprendo insospettate capacità genitoriali.
Ispirato dall’esperienza personale del regista Andrew Fleming nel crescere un bambino con un partner maschile, “A modern family” è un mix di commedia e dramma, dove a brillare sono soprattutto i due protagonisti, Steve Coogan nel ruolo di Erasmus e Paul Rudd in quello di Paul.
I due attori gestiscono alla grande il delicato compito di mostrare le vanità e le idiosincrasie dei loro personaggi, in un equilibrio molto sottile tra tirare le orecchie agli stereotipi – e a chi ancora li considera veri – e affidarsi a loro. Coogan e Rudd costruiscono un legame semi-credibile attraverso i loro litigi, vederli battibeccare sullo schermo è un vero piacere, uno spettacolo davvero avvincente.
“A modern family” non è un film sorprendente, ma è sicuramente più fresco e più irriverente della maggior parte delle favole familiari che siamo abituati a vedere oggi. Tra le righe emerge il confronto tra genitorialità biologica e irresponsabile e genitorialità extra-biologica e impegnata.
La bontà delle intenzioni di Fleming è indiscutibile – toccante il montaggio sui titoli di coda – ma la pellicola è troppo aggrovigliata per celebrare in modo significativo la bellezza della famiglia che scegliamo, e troppo leggera per celebrare qualsiasi altra cosa. Un decennio fa, forse, avrebbe potuto essere un passo nella giusta direzione. Oggi sembra un film vintage, poco al passo coi tempi.