Tornano in libreria i vecchietti terribili del BarLume, il barista Massimo e tutti gli altri personaggi del paesino toscano di Pineta, immortalati dalla penna di Marco Malvaldi. “A bocce ferme”, edito da Sellerio, è uscito il 5 luglio.
Questa volta il caso che gli arzilli pensionati cercheranno di aiutare a risolvere – oppure a ingarbugliare ancora di più? – li riporta indietro nel tempo, alla fine degli anni ‘70, quando tanto anziani non erano e il BarLume non era neppure aperto.
Alberto Corradi alle sue ultime volontà ha aggiunto la confessione di avere ucciso il padre Camillo, autoritario e dispotico, da cui aveva ereditato la fabbrica e tutti i suoi averi. Si tratta di un delitto avvenuto quarant’anni prima, rimasto senza colpevole. La notizia di reato racchiusa nel testamento obbliga il notaio a informare la polizia, e il magistrato a bloccare la successione.
Pilade e i suoi amici tutto avrebbero potuto aspettarsi ma non che il colpevole potesse essere Alberto, all’epoca poco più che ventenne. E allora vogliono vederci più chiaro, ansiosi di riaprire quel vecchio caso di cui a Pineta, loro più di tutti, conservano memoria.
“A bocce ferme” è il settimo romanzo della serie, da cui è tratta anche una fortunata serie televisiva con Filippo Timi, in onda su Sky.
E proprio a proposito della serie, andranno in onda lunedì 8 e lunedì 15 gennaio le nuove storie, “Un due tre stella” e “La battaglia navale”. In queste due puntate faranno il loro ingresso nel cast due volti nuovi, Corrado Guzzanti e Stefano Fresi.