Un film di Marielle Heller. Con Tom Hanks, Enrico Colantoni, Chris Cooper, Matthew Rhys, Wendy Makkena, Tammy Blanchard. Biopic, 107′. USA 2019
È difficile valutare l’impatto di Fred Rogers sulla cultura americana. Per trent’anni il presentatore ha incantanto generazioni di bambini con il suo show televisivo “Mister Rogers’ Neighborhood”, divertente ma anche educativo, capace di offrire un “porto sicuro” ai giovani spettatori. Al giornalista Lloyd Vogel (personaggio immaginario basato su Tom Junod) viene chiesto di scrivere un pezzo su Rogers, e Vogel si approccia all’uomo come fosse un rudere, dalle idee e dallo stile antiquato. Ma mano a mano che passa del tempo con lui, il giornalista finisce per mettere in dubbio il proprio approccio alla vita…
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Un film che scalda il cuore e che difficilmente il pubblico, anche quello più cinico, potrà non amare: “A beautiful day in the neighborhood” di Marielle Heller illumina e colore di meraviglia l’ultimo sabato del London Film Festival.
Più che un classico biopic, la Heller e gli altri due sceneggiatori, Micah Fitzerman-Blue e Noah Harpster, hanno scelto di raccontare la storia di un’amicizia, quella tra il presentatore Fred Rogers e un giornalista, che in realtà sintetizza le moltissime amicizie che Rogers, morto nel 2003, ha stretto nel corso di una carriera ultra-trentennale.
Il personaggio di Lloyd Vogel, immaginario ma ispirato a Tom Junod, inizialmente cinico e fortemente segnato dal rapporto difficile col padre, è molto più di un comprimario. Per questo “A beautiful day in the neighborhood” non può essere definito un biopic: perché Rogers non è sempre il centro della scena, anzi. E questo al pubblico piace.
Tom Hanks è perfetto nel ruolo di Rogers. Matthew Rhys, dal canto suo, dà vita a un personaggio credibilissimo, rendendo chiaro, scena dopo scena, cosa rende Lloyd tanto arrabbiato e cinico. E una menzione speciale la merita anche Susan Kelechi Watson, amorevole ma arguta come Andrea, moglie di Lloyd.
Dietro lo stile del film si riconosce la mano di Marielle Heller (Diario di una teenager, Copia originale), regista d’inventiva e talento, capace di raccontare storie normali da una prospettiva fresca e nuova. Basti pensare alla riprese delle città, New York, dove talvolta vive Rogers, e Pittsburgh, dove viene girato lo show, fatte con giocattoli in miniatura così da riflettere il punto di vista di un bambino sul mondo.
Senza scadere mai nel bizzarro o nell’eccessivo, “A beautiful day in the neighborhood” prende sul serio l’infanzia ed emoziona il pubblico di tutte le età. E ci riesce a prescindere dalla provenienza geografica e fatto che si sappia o meno, prima di iniziare, chi sia stato Fred Rogers. Se non è magia questa.