Un film di Alessandro Genovesi. Con Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Micaela Ramazzotti, Benedetta Porcaroli, Luisa Ranieri. Commedia, 90′. Italia 2021
Vigilia di Natale. Le donne di una grande famiglia si ritrovano per festeggiare ma scoprono che l’uomo di casa, Marcello, è stato ucciso. Non solo: fuori infuria una bufera di neve, i fili del telefono sono stati recisi e il cancello bloccato. Dunque il gineceo dovrà confrontarsi fino a scoprire chi fra loro è l’assassina. Margherita, la padrona di casa, era diventata per il marito Marcello un’estranea, e mal tollera l’amante di lui, Veronica, chiusa anche lei nella casa durante la vigilia. La figlia maggiore di Margherita, Susanna, arriva da Milano con una sorpresa, e la figlia minore Caterina contesta sia la sorella che la madre. La zia Agostina è una zitella da sempre innamorata di Marcello, e la suocera del defunto, Rachele, gli ha sempre nascosto quei titoli che lo avrebbero potuto tirare fuori dai guai finanziari. L’unica a sembrare dotata di buon senso è Maria, la domestica venuta dal Sud.
Tratto dal film di François Ozon del 2002, che a sua volta adattava una pièce teatrale di Robert Thomas, “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi è il racconto di un crimine circoscritto in una casa, con una predominante presenza femminile, e nell’arco di poche ore.
Anni ’30. Susanna (del Bufalo) torna a casa per Natale per festeggiare insieme alla sua famiglia allargata, ma il ritrovamento del cadavere dell’uomo di casa, Marcello, sconvolge tutto. Isolate dal resto del mondo e bloccate da una bufera di neve, le donne dovranno confrontarsi tra loro per scoprire chi è l’assassina…
Con chiari rimandi ad Agatha Christie e a film come “Cena con delitto”, Genovesi dirige una commedia noir dall’impianto chiaramente teatrale che vive soprattutto grazie al talento delle sue interpreti, molto brave nella caratterizzazione dei rispettivi personaggi. Tra tutte spiccano la cameriera interpretata da Luisa Ranieri e la nonna naïf sulla sedia a rotelle interpretata da Ornella Vanoni.
A differenza dell’originale, il regista decide di privarsi sia della parte musicale che dell’ottava protagonista. Il risultato è un film che spinge molto sull’elemento comico-grottesco e sul mix tra crime e commedia, ma che non riesce a mantenere un ritmo costante per tutta la sua durata. Alcune verità risolutive, poi, vengono date in modo troppo sbrigativo e non colpiscono il pubblico come avrebbero dovuto.
“7 donne e un mistero” è sicuramente un’opera leggera e di intrattenimento che, quantomeno, va premiata per il coraggio di portare in scena, quasi sempre contemporaneamente, sette interpreti del panorama di casa nostra. Interessante come esperimento antropologico, meno a livello puramente cinematografico.