“2 biglietti della lotteria”: la società rumena raccontata on the road

Un film dinamico e riflessivo insieme, che ricorda "Tre uomini e una gamba" e "Tre uomini in barca"

di Valentino Eletti

 

Un film di Paul Negoescu. Con Dorian Bogută, Dragoş Bucur, Alexandru Papadopol. Commedia, 86′. Romania, Spagna, 2016.

Data di uscita italiana: 21 settembre 2017

 

Tre amici vincono alla lotteria e poi perdono il biglietto. La ricerca che ne segue, disorganizzata e a tratti rocambolesca, è quello che ci racconta il regista e sceneggiatore Paul Negoescu nella pellicola “2 biglietti della lotteria”.

Il film, che si dipana come un piacevole quanto surreale road movie nella statica, e quasi italiana, provincia rumena, mostra allo spettatore una rosa di personaggi che hanno quasi sempre dell’esemplare: il poliziotto di Bucarest, la chiromante d’appartamento, l’aspirante cantante, in una veloce e caleidoscopica disamina della società rumena.

Dinel (Bogută), Sile (Bucur) e Pompiliu (Papadopol), mentre cercano il biglietto perduto, si infileranno in situazioni tra il comico e il paradossale, per uscirne mai come vincitori, ma nemmeno come sconfitti.

Allo spettatore italiano il trio comico ricorda, quasi necessariamente, Aldo, Giovanni e Giacomo nei loro primi film, anche se si potrebbe tracciare un più felice confronto con il romanzo “Tre uomini in barca” dell’inglese Jerome K. Jerome.

Il regista, grazie anche a una fotografia sempre pulita, riesce a coniugare in maniera efficace la presentazione di questa lenta provincia dalle tinte smorzate con una odissea contemporanea che, per forza di cose, deve avvenire in tempi più rapidi.

Questo connubio affascina lo spettatore e rende il film allo stesso tempo dinamico e inaspettatamente riflessivo, e, anche se non in tutte le occasioni il ritmo risulta costante, l’effetto d’insieme è di delicata e ironica umanità per le vicende dei tre sprovveduti protagonisti.