Chi ha detto che rileggere un libro sia sempre e solo una perdita di tempo, data la quantità di nuove uscite e in generale di romanzi sconosciuti che affollano le librerie e il tempo finito e limitato che abbiamo a disposizione per stare con il naso tra le pagine? Abbiamo passato in rassegna i 10 motivi per cui la rilettura è, di per sé, un’attività più che meritevole, ma oggi vogliamo spingerci oltre.
Ci sono libri che, letti da piccoli oppure ai tempi della scuola, ci hanno lasciato con l’amaro in bocca, che ci hanno sconvolto oppure annoiato, che abbiamo faticato a finire e, una volta arrivati all’ultima pagina, abbiamo giurato e spergiurato di non toccare mai più.
Ebbene, rompere la promessa, da “grandi”, e dare una seconda chance a questi romanzi potrebbe rivelarsi un’ottima idea. Perché non è detto che Manzoni, Verga e gli altri siano proprio pessimi come ce li ricordiamo dai banchi di scuola. Pronti a cambiare idea?
Ecco 10 romanzi che abbiamo odiato oppure frainteso da studenti, che forse una seconda lettura potrebbe farci rivalutare e comprendere davvero.
I promessi sposi, Alessandro Manzoni
Probabilmente uno dei libri più odiati dagli studenti italiani da quando è stato introdotto nei programmi scolastici. Leggere Manzoni per obbligo, con lo spettro di interrogazioni e compiti in classe ad aleggiare su ogni pagina difficilmente vi avrà fatto apprezzare lo stile dell’autore, la trama ricca di colpi di scena, i personaggi. Un romanzo storico ricco di digressioni, quindi pesantuccio, ok, ma con un suo fascino.
I Malavoglia, Giovanni Verga
Se Manzoni è l’incompreso per eccellenza tra gli studenti, Verga merita sicuramente la medaglia d’argento su questo poco edificante podio. I Malavoglia sono invece un romanzo ricco di spunti, dove personaggi vividi e terribilmente umani cercano di sopravvivere alla disgrazie che la vita, inevitabilmente, fa cadere sopra le loro teste. Per i cinici, per chi non ama i lieto fine a tutti i costi, un libro da rivalutare.
La luna e i falò, Cesare Pavese
Da studenti non è facile apprezzare lo stile di Pavese, con la lingua che occhieggia al dialetto piemontese, il suo modo particolare di raccontare i fatti, tra realtà e lirismo, l’intreccio di vita vissuta e tematiche alte che emergono dai suoi libri. Da adulti, invece, potreste trovare “La luna e i falò”, ultimo libro dello scrittore uscito nel 1950, bellissimo – non è un caso che la critica lo definisca “il suo libro più bello”, no?!
Canzoniere, Francesco Petrarca
Della triade dei grandi padri della lingua e della letteratura italiana del 1300 – Dante, Boccaccio e Petrarca – quest’ultimo è di sicuro il meno gradito agli studenti. Il suo “Canzoniere” di liriche composto in onore della bella Laura, però, può regalare piacevoli sorprese e spunti di riflessione interessanti – se letto senza il peso dell’obbligo scolastico e magari affiancati da un buon testo di esegesi e critica.
La coscienza di Zeno, Italo Svevo
Insieme a Pirandello, croce e delizia dei maturandi italiani, che ogni anno si aspettano di trovarlo nella critica del testo dell’esame e per questo leggono il suo romanzo più noto, “La coscienza di Zeno”, e gli altri suoi testi per sendo del dovere più che per passione. La prosa di Italo Svevo, in realtà, è meno pesante di quanto potreste ricordare, e di sicuro merita una seconda lettura – fosse solo per quel finale dal sapore profetico.
Il giovane Holden, J.D. Salinger
Il personaggio del protagonista Holden Caulfied potrebbe esservi sembrato, ai tempi, di un’antipatia mortale. Non è detto che questa impressione cambi, a distanza di anni, ma dal momento che Salinger ha scritto questo libro per gli adulti, rileggerlo potrebbe aiutarvi a mettere la vita in prospettiva e farvi realizzare quanto siano stati piccoli, risolvibili, i vostri problemi da adolescenti.
Il fu Mattia Pascal, Luigi Pirandello
Uno degli autori del Novecento più letti nelle scuole italiane. Se, ai tempi, avete trovato “Il fu Mattia Pascal” noioso oppure confusionario oppure faticoso da leggere… riprendete in mano quel libro! Lo stile di Pirandello è magistrale, i personaggi magnifici, la storia avvincente. Un romanzo da rileggere di tanto in tanto, non solo una seconda volta, per apprezzare quello che abbiamo oppure trovare il coraggio di mettere in discussione tutto quanto.
La fattoria degli animali, George Orwell
Molte classi di studenti italiani hanno letto questo libro di Orwell per la classe d’inglese, magari in lingua, senza capirlo del tutto. Se sulla componente politica ed allegorica della storia si tende a insistere parecchio, non è detto che il lato satirico della scrittura sia venuto fuori a suo tempo. Una rilettura agile, che potrebbe regalarvi belle sorprese.
Lo straniero, Albert Camus
Uno dei libri cardine dell’esistenzialismo, spesso consigliato agli studenti nel corso dell’ultimo anno di liceo. Anche a 18 anni compiuti comprendere davvero l’apatia senza speranza del protagonista Meursault è complicato. Soltanto certe esperienze ci danno gli strumenti per farlo. Un libro da leggere e rileggere.
La storia, Elsa Morante
La Morante viene spesso proposta come lettura estiva, anche se i suoi libri, per gli ignari studenti, si dimostrano tutt’altro che leggeri e vacanzieri – non solo “La storia”, ma anche “L’isola di Arturo”, “Umiliati e offesi” e gli altri. Il suo romanzo più ambizioso merita sicuramente una seconda chance, dato l’impiato narrativo costruito ad arte, e lo scorcio che ci offre del passato dell’Italia.