Valeria Golino fa il bis: a Venezia arriva la seconda Coppa Volpi

L'attrice è stata premiata per il ruolo di Anna nel film “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino

di Simona Quadri

 

La Mostra del cinema di Venezia si è appena conclusa, e tra chi lascia la Laguna soddisfatto c’è senza dubbio la nostra Valeria Golino. La bella e inossidabile interprete di “Rain Man” ha ottenuto infatti la sua seconda Coppa Volpi, questa volta per il ruolo di Anna nel film “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino.

Diciotto anni dopo “Giro di lune tra terra e mare” il regista – che per anni si è dedicato ai documentari – torna alla finzione e lo fa raccontando una storia tutta al femminile, tra violenza e sofferenza.

Anna è una donna di quarant’anni, vittima da sempre dell’amore. L’amore l’ha portata in riformatorio, l’amore l’ha resa grigia, l’amore le impedisce di vedere come stanno davvero le cose.

Anna vede il mondo in bianco e nero; l’unico elemento che, incontaminato, mantiene il suo colore è il mare di Napoli, oracolo contemporaneo. Quando la situazione lavorativa si stabilizza la donna ritrova però il coraggio che aveva da bambina, e inizia un percorso che la porterà fino alla luce.

Valeria Golino ha ritirato il premio indossando un abito magnifico e con lo sguardo sognante ha ringraziato “i selezionatori per averci scelto e voluto, e questa giuria incredibile di pezzi da novanta”, e dopo di loro un lungo elenco di persone, dal regista alla sceneggiatrice, dai colleghi al compagno di vita Riccardo Scamarcio.

“Questa gioia l’ho già provata trent’anni fa, beh, quasi trenta – si è corretta con un sorriso, ricordando la prima Coppa Volpi vinta nel lontano 1986 – Ma dopo tanti anni ed esperienze, la consapevolezza è ovviamente diversa. Il premio mi dà tuttavia la stessa infantile e ingenua euforia che mi ha dato allora. Sono molto contenta per me”.

Il film è stato girato la scorsa primavera, tra Napoli e Pozzuoli.

Secondo il regista questo è il suo lavoro più ambizioso fino ad oggi, perché la storia che racconta non coinvolge soltanto i personaggi, ma vorrebbe applicarsi alla complessa città in cui si svolge, alla sua storia, alla sua cultura ancestrale.

Anna, con le sue incertezze e la sua caparbietà, con la sua generosità e il bisogno di essere compresa e di avere qualcosa che sia solo suo è in fondo la summa della coscienza profonda della città. Anna è Napoli, capace di fingere di non vedere, per quieto vivere, il marciume morale che la circonda e che rischia di sommergerla, ma anche capace di serietà, di slanci, di disponibilità al sacrificio.

Una pellicola italiana nel senso più profondo del termine. Un’attrice affermata e di successo che non smette comunque di stupire e proiettarsi verso il futuro, alla ricerca di nuove interpretazioni magistrali.

 

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