11 hotel da book-lover dove soggiornare almeno una volta

Per viaggiare non solo fisicamente ma anche con la fantasia, un giro del mondo in location da lettori

di Valentina Biondini

 

Le vacanze estive si avvicinano, e con loro la necessità di scegliere dove trascorrere le tanto agognate ferie. Se siete degli amanti dei libri perché non considerare l’idea di alloggiare in un hotel a chiara impronta letteraria?

In giro per il mondo se ne trovano di tutti i tipi, dai più estrosi ai più classici.

Riprendendo un pezzo di mental_floss, ve ne proponiamo 11 dove soggiornare, per viaggiare anche con la fantasia.

 

1. LA BIBLIOTECA DI GLADSTONE – Hawarden, Galles

Nel piccolo villaggio di Hawarden, nella regione del Flintshire, in Galles, i viaggiatori possono alloggiare in una storica biblioteca, circondati dai tomi collezionati da William Gladstone, uno dei più noti primi ministri della Gran Bretagna che per ben quatto mandati fu a capo del governo di Sua Maestà.

Ritiratosi a vita privata, Gladstone si stabilì nel castello di Hawarden e vi ammassò oltre 30.000 volumi. Sognava, un giorno, di costruire un edificio per custodire i suoi preziosi libri e in cui le persone potessero anche dormire, mangiare e studiare. Alla sua morte, nel 1898, i suoi concittadini raccolsero i fondi necessari e nel 1902 la biblioteca di Gladstone, monumento nazionale dedicato all’omonimo personaggio, ha aperto le porte.

Oggi i visitatori possono dormire in una delle 26 stanze, mangiare in un café al suo interno e, cosa più importante, sfogliare i circa 250.000 titoli a disposizione fino alle 22 – l’orario di apertura al pubblico termina alle 17.

 

2. HEATHMAN HOTEL – Portland, Oregon

Grazie ad una collaborazione tra la libreria Powell Books e l’associazione no profit Literary Arts, lo storico hotel Heathman di Portland ospita una biblioteca di oltre 2.700 libri autografati.

L’Heathman è considerato il più grande hotel-biblioteca indipendente del paese, e quello con più volumi autografati al mondo. Le firme appartengono a vincitori di premi Nobel e Pulitzer, Poeti Laureati, ex presidenti statunitensi e altri personaggi illustri.

Per quattro giorni alla settimana, un bibliotecario serve il vino agli ospiti nel mezzanino dell’edificio, dove sono conservati oltre 2.000 libri. Gli ospiti hanno così l’occasione di sorseggiare vini locali, sfogliare i libri e scegliere le opere che intendono continuare a leggere nelle loro stanze.

 

3. IL JEFFERSON – Washington D.C.

Il Jefferson a Washington s’ispira, neanche a dirlo, alla vita di Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti d’America, aggiungendo, però, un tocco di lusso.

I disegni dei tendaggi rendono omaggio a Monticello, la piantagione del presidente in Virginia, mentre il Plume, ristorante stellato Michelin, serve pietanze ispirate ai frutti del giardino della medesima tenuta. Il salone e cocktail bar Quill, infine, è ornato con le mappe del XVIII secolo che tracciano i viaggi del padre fondatore attraverso i paesi vinicoli europei.

Ma il vero gioiello dell’albergo è la Book room che riproduce la biblioteca personale di Jefferson. Gli ospiti possono sfogliare i libri dell’epoca e toccare i passatempi preferiti dell’antico proprietario. O ancora, leggere opere firmate da autori famosi, come Dave Barry e Ron Chernow, che hanno soggiornato nell’hotel.

 

4. WONDERLAND HOUSE – Brighton, Inghilterra

Alla Wonderland House di Brighton, in Inghilterra, i vacanzieri avranno l’impressione di essere caduti nella tana del coniglio. L’hotel, infatti, che dispone solo di 6 camere, si ispira a “Alice nel paese delle meraviglie”, il celebre romanzo di Lewis Carrol pubblicato nel 1865.

Lo scrittore era solito trascorrere le estati in questa località balneare e si racconta che abbia tratto ispirazione da questi luoghi per le ambientazioni delle sue storie.

Ogni camera contiene arredi stravaganti e decorazioni che fanno riferimento ad Alice. Ci sono, ad esempio, bollitori, orologi, specchi, tazze da tè e una cucina a tema Cappellaio Matto con tanto di un pavimento a scacchiera bianco e nero e tutto l’occorrente per uno strampalato tea party.

 

5. LO STUDY DI YALE – New Haven, Connecticut

Situato nel campus dell’università di Yale, lo Study è una boutique-hotel che cattura lo spirito collegiale della Ivy League. Le pareti, infatti, sono rivestite da foto del campus scattate da Michael Marsland, il fotografo ufficiale.

Il salotto ha una libreria, che va dal pavimento al soffitto, con titoli forniti dallo Strand Book Store di New York. Le camere sono arredate con comode sedie da lettura in pelle, e le otto suite sono provviste di aree studio complete di ricche librerie.

 

6. IL LIBRARY HOTEL – New York

L’impianto del Library hotel è modellato sulla falsariga della maestosa Biblioteca pubblica di New York, nello Stephen A. Schwarzman building, e ne celebra la prossimità.

La struttura ospita oltre 6.000 libri, distribuiti tra le stanze private e le aree pubbliche, e ciascuno dei 10 piani riproduce una delle 10 categorie del sistema decimale Dewey (il sistema di classificazione bibliotecaria più diffuso al mondo), come filosofia, religione, matematica e scienza, tecnologia. Le camere di ciascun piano, invece, rispecchiano sottogeneri, di modo che gli ospiti possono scegliere di dormire in suite dedicate alla zoologia, alla mitologia, all’astronomia e persino alla letteratura erotica.

I turisti possono, inoltre, rilassarsi sul tetto del hotel dove si trova il rinomato Writer’s Den & Poetry Garden (ossia “La tana dello scrittore e il giardino della poesia”) che di notte si trasforma in bar e offre cocktail ispirati alla letteratura.

 

7. BOOK AND BED – Tokyo, Giappone

Se volete provare l’esperienza di dormire letteralmente con i libri, anziché con i soliti animaletti di peluche, il Book&Bed di Tokyo è ciò che fa per voi. Nell’hotel, infatti, ci sono 30 letti in stile capsula, nascosti all’interno di una gigantesca libreria.

Certo, mancano i comfort di base (come i bagni privati) e i 1.700 titoli presenti negli scaffali non sono in vendita, ma la struttura è davvero originale.

Sul sito dell’hotel si legge: “Qui non troverete l’ambiente ideale per una nottata di sonno perfetto. Non ci sono comodi materassi né soffici cuscini. Quello che offriamo è un’esperienza di lettura”.

 

8. IL LIBRARY – Koh Samui, Tailandia

Il Library di Koh Samui, seconda isola della Tailandia, è un hotel dall’estetica minimalista, che offre una splendida vista sulla spiaggia e una piscina di colore rosso sangue.

Gli ospiti, però, possono anche godersi un’incredibile biblioteca, con libri, cd, dvd e un angolo computer.

 

9. IL BESTY – Miami Beach

Al Betsy, un hotel in stile georgiano e Art Déco, situato sulla South Beach Ocean Drive, i visitatori si godono la spiaggia e i libri.

Il defunto padre del proprietario era Hyam Plutzik, tre volte finalista al premio Pulitzer nella sezione poesia, e la struttura ben riflette questa eredità letteraria. Nelle camere ci sono piccole biblioteche e sui cuscini degli ospiti vengono lasciati dei segnalibri con citazione tratte da poesie di Plutzik.

Al Betsy si svolgono regolarmente anche eventi artistici e culturali e l’hotel può vantare una “camera dello scrittore”, riservata agli artisti che vi alloggiano.

 

10. IL COMMONS HOTEL – Minneapolis, Minnesota

Chi decide di alloggiare all’hotel Commons di Minneapolis viene ricompensato con un buon libro, consegnato loro in stanza da un maggiordomo. Possono scegliere tra una vasta selezione di titoli oppure chiedere consiglio al maggiordomo-bibliotecario.

L’hotel è in una zona ricca di punti d’interesse per i lettori: a poca distanza si trovano sia l’Università del Minnesota che la Loft Literary Center, una delle più grandi organizzazioni artistiche indipendenti del paese.

 

11. IL SYLVIA BEACH HOTEL – Newport, Oregon

L’hotel deve il suo nome alla celeberrima editrice americana che nel 1919 fondò a Parigi la libreria Shakespeare & Company che fu il ritrovo prediletto di scrittori del calibro di Francis Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway.

La struttura è arroccata su una scogliera che domina l’Oregon Nye Beach e ognuna delle sue 21 camere prende il nome da un illustre scrittore, come Oscar Wilde, J.R.R. Tolkien, Virginia Woolf, per citarne alcuni.

Per incoraggiare i villeggianti a staccare la spina e godersi in santa pace il rinomato terzo piano, dotato di biblioteca e vista sull’oceano, non ci sono televisioni, telefoni o wi-fi.

 

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