Torino Film Festival: nuova edizione nel segno della trasgressione

Dal 18 al 26 novembre sotto la Mole anteprime, eventi, incontri con gli addetti ai lavori e tanti film

Torino, anno 2049, esterno notte. Attorno alla Mole, saettano le astronavi. L’uomo con l’impermeabile scruta il cielo striato dalle fiamme, mentre una voce fuoricampo dice: “Vedrete cose che voi umani…”.

Non si tratta di una rivisitazione in chiave nostrana del film “Blade runner” di Ridley Scott di prossima uscita sul grande schermo, ma dello spot del 34° Torino Film Festival diretto per la terza volta da Emanuela Martini, che si terrà dal 18 al 26 novembre.

Il programma è ricco, in perfetta tradizione TFF, pensato non solo per i cinefili ma per un pubblico più ampio. Sono 158 i film previsti, con 43 anteprime mondiali e 73 italiane. A contendersi il primato nella categoria “in concorso” sono invece in 15, opere prodotte nel 2016 e inedite in Italia. Attesi grandissimi ospiti, dal “guest director” Gabriele Salvatores a Nanni Moretti, da Roberto Bolle a Lou Castel.

L’inaugurazione del Festival si terrà all’Auditorium del Lingotto la sera del 18 novembre. Ad aprire le danze sarà la commedia indipendente americana “Beetween us” di Rafael Palacio Illingworth. A chiudere, invece, il thriller d’azione britannico “Free fire” di Ben Wheatley, con Brie Larson, prodotto da Martin Scorsese

L’ITALIA DEL TFF | Tra gli esordi italiani più attesi, nella sezione principale, c’è quello di Andrea De Sica, figlio di Manuel, nipote di Vittorio, che porta a Torino il suo “I figli della notte”, ambientato in un collegio per ricchi, una prigione di lusso nascosta tra le montagne. Molto atteso anche “Slam – Tutto per una ragazza”, che Andrea Molaioli ha adattato dal romanzo di Nick Hornby, con Jasmine Trinca e Luca Marinelli. Murizio Zaccaro viaggia per il mondo per chiedere ad artisti, filosofi, politici cosa sia oggi la felicità, in “La felicità umana”. Steve Della Casa in “Nessuno ci può giudicare” rievoca l’impatto che ebbe il rock italiano sui grandi cambiamenti degli anni ‘60. Daniele Segre ricostruisce la Resistenza attraverso le partigiane piemontesi in “Nome di battaglia donna”. Debutta al Tff anche il poeta Guido Catalano, per la prima volta sullo schermo con “Son Guido e non guido” di Alessandro Maria Buonomo.

NOTTE HORROR E NOTTE POP | Torna uno dei momenti più attesi sotto la Mole, la maratona notturna che sabato 19 terrà i cinefili incollati alla poltrona per vedere sei film horror. Novità di quest’anno, la notte bianca del Pop.

FESTA MOBILE | Nella sezione Festa mobile occhi puntati su “Sully” di Clint Eastwood, incentrato su Chesley Sullenberger, che portò il volo 1549 della Us Airways con i motori in avaria ad appoggiarsi dolcemente sulle acque dell’Hudson, e “Free State of Jones” con Matthew McConaughey.

Tra gli omaggi, quello dedicato a David Bowie (a cui è dedicato anche il manifesto del festival) con la riproposizione di “Furyo” di Nagisa Oshima. La musica sarà protagonista anche grazie alla corposa sezione dedicata al movimento Punk.

 

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