Un film di Kurt Voelker. Con J.K. Simmons, Josh Wiggins, Julie Delpy, Odeya Rush, Kevin Dunn, Kimberly Crandall. Commedia, 108′. USA, 2017

 

Esistono diversi modi per affrontare il dolore che segue a un lutto. Ma chi dice che un adulto, per il bene dei figli, non abbia il diritto di esternare il proprio dolore, in caso di una perdita, mente o non sa di cosa parla.

The Bachelors” di Kurt Voelker, presentato in concorso nella sezione Generator +13 del Giffoni Film Festival, racconta in modo efficace, lineare e incisivo le difficoltà di un padre, diviso tra la sofferenza per la scomparsa della moglie e i doveri nei confronti del figlio rimasto orfano.

A un anno dalla morte della moglie Jeanie (Crandall), Bill Palet (Simmons) decide di trasferirsi da San Francisco a Los Angeles, trascinando con sé il figlio adolescente Wes (Wiggins).

L’uomo, docente di matematica, ha accettato una posizione alla scuola St. Martin’s, dove il suo compagno di università Paul (Dunn) è direttore. Padre e figlio sembrano qui ritrovare una parvenza di normalità.

Bill, però, pur sforzandosi di apparire normale, è in realtà emotivamente bloccato e scivola ogni giorno di più in uno stato di depressione profonda. Nè l’aiuto di Paul né l’interessamento dell’insegnante del figlio Carine (Delpy) sembrano potere nulla contro il suo malessere.

Wes, che in apparenza sembra aver assorbito meglio del padre la perdita, comincia invece a integrarsi e quando viene scelto come tutor per la bella e controversa Lacey (Rush) diventa uno degli studenti più popolari della scuola.

Kurt Voelker ha il merito di aver ideato e poi scritto una sceneggiatura realistica e delicata nel raccontare la complessità dell’animo umano e quanto sia difficile curare le ferite del cuore.

La struttura narrativa è equilibrata, lineare, attenta a non cadere mai in eccessivi sentimentalismi o in scene di buonismo e retorica del dolore.

Il rapporto tra padre e figlio, in questa storia, è rovesciato: tocca al secondo cercare in ogni modo di scuotere il primo, arrivando persino alla provocazione verbale più estrema e dolorosa.

Magistrale interpretazione della coppia J.K. Simmons e Josh Wiggins, che per l’intero arco della storia mostrano alchimia, talento e credibilità nei rispettivi ruoli.

Anche Odeya Rush merita una menzione per la parte di Lacy, giovane costretta a indossare la maschera della dark e a ricorrere all’autolesionismo per superare il dolore per la separazione dei genitori.

The Bachelors” commuove, conquista, strazia ma dopo una corsa a ostacoli si può esultare, felici di vedere che anche dal più grande dolore è possibile uscire, quando la scossa giusta è fornita da una persona cara come può essere un figlio. Perché l’amore paterno è più forte di qualsiasi farmaco o terapia.

 

Il biglietto d acquistare per “The Bachelors” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto
(con riserva). Sempre.

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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