“Slam – Tutto per una ragazza”: dal romanzo di Nick Hornby al cinema

Andrea Molaioli dirige un dramma generazionale sulle difficoltà di crescere, di essere genitori, e figli

Un film di Andrea Molaioli. Con Ludovico Tersigni, Barbara Ramella, Jasmine Trinca, Luca Marinelli, Pietro Ragusa, Fiorenza Tessari, Lidia Vitale, Fausto Sciarappa, Gianluca Broccatelli, Tony Hawk. Drammatico, 100′. 2016

Tratto dal romanzo omonimo di Nick Hornby

 

Mi piace lavorare con il caporedattore Turillazzi, perché nonostante non ci siamo mai incontrati di persona, tra noi è nata una bella intesa lavorativa e un’amicizia.

Roberta ha un difetto però: non ha ancora compreso fino in fondo quanto io sia diversamente ignorante e quanti pochi libri abbia letto. E così, in maniera indefessa, mi manda in giro per festival e non a recensire film tratti da romanzi che immagino lei abbia amato.

Conosco lo scrittore Nick Hornby e, udite udite, ho anche letto alcuni suoi lavori, ma non “Tutto per una ragazza”, da cui il regista Andrea Molaioli ha preso spunto per l’adattamento cinematografico.

Evito per questo motivo di addentrarmi in paragoni tra il romanzo e il film, e di sviscerare le differenze tra i due format, se ce ne sono. La prima cosa che mi sento di evidenziare è che proponendo al pubblico italiano un romanzo dell’inglese Hornby se ne snatura in parte la forza e lo spirito narrativo.

La sensazione che si ha mentre si susseguono le scene e conosciamo storia e personaggi è che ci sia una certa forzatura nella loro costruzione e nella resa stessa della struttura narrativa.

Samuele (Tersigni) ha sedici anni e una grande passione per lo skateboard. Passa le sue giornate con gli amici tra salti, evoluzioni e cadute, e coltiva un’amicizia tutta immaginaria con il suo eroe, Tony Hawk, il più grande skater di tutti i tempi.

Sam vorrebbe andare all’università, viaggiare, magari vivere in California. Vorrebbe soprattutto essere il primo della sua famiglia a non diventare genitore troppo giovane, come invece è capitato a sua mamma Antonella (Trinca) e a sua nonna.

Sfuggire al singolare destino della sua famiglia non è facile, però, specie quando nella vita di Samuele arriva Alice (Ramella), che sembra rappresentare tutto ciò che lui desidera…

La sinossi di per sé risulta poco di respiro italiano, anche se il reality “16 anni e incinta” è arrivato anche sui nostri schermi. Se però volessimo per un momento dimenticare il romanzo di Hornby, focalizzandoci solo sul film come se si trattasse di una storia originale, cosa potremmo dire?

“Slam” è un film di respiro televisivo sia come stile registico che come impianto narrativo. È nel complesso godibile, scorrevole, a tratti persino divertente e nello stesso tempo invita a riflettere sulla tendenza dei giovani a bruciare le tappe, ieri come oggi, trovandosi poi davanti a responsabilità difficili da fronteggiare.

Il film però non ha una precisa identità di genere, oscilla tra commedia brillante e cinema d’autore senza avere i punti di forza di nessuno dei due. La prima parte è sicuramente più brillante, frizzante e avvolgente; la seconda meno incisiva.

I due giovani interpreti, Ludovico Tersigni e Barbara Ramella, sono volenterosi, freschi, dotati di discreta personalità e soprattutto di buone potenzialità interpretative.

Jasmine Trinca piace nel ruolo della giovane madre moderna che vuole ancora sentirsi viva e attiva, nonostante un figlio. Luca Marinelli è brillante e ironico nel ruolo del padre di Samuele. È senza dubbio lui a regalare i momenti più divertenti e riusciti del film.

L’arrivo di un figlio cambia la vita, ma non sempre porta con sé l’auspicata maturità, e come ci suggerisce il simpatico finale non significa neanche la nascita di una famiglia tradizionale. Caso mai di una allargata e moderna, capace comunque di dare calore e sostegno.

 

Il biglietto da acquistare per “Slam – Tutto per una ragazza” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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