“Skyscraper”: un film action che ripropone tutti i cliché del genere

Dwayne Johnson tra grattacieli in fiamme, il rapimento della famiglia e terroristi senza scrupoli

Un film di Rawson Marshall Thurber. Con Dwayne Johnson, Neve Campbell, Pablo Schreiber, Chin Han, Roland Møller. Azione, 102′. USA 2018

Will Sawyer (Johnson), un ex leader del Team di Recupero Ostaggi dell’FBI e veterano americano di guerra, ora valuta la sicurezza dei grattacieli. Durante un lavoro in Cina trova il più alto e sicuro edificio del mondo improvvisamente in fiamme e viene incolpato per questo. Da ricercato in fuga, Will deve trovare i responsabili, ripulire il suo nome e salvare in qualche modo la sua famiglia intrappolata all’interno dell’edificio in fiamme.

 

Scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber e ambientato nella vivace metropoli di Hong Kong, Skyscraper ruota intorno a Will Sawyer (Dwayne Johnson), ex specialista nel salvataggio di ostaggi dell’FBI che ha avviato la sua compagnia di sicurezza in seguito a una missione finita male. 

Chiamato a valutare la sicurezza del The Pearl, l’edificio di nuova costruzione più alto del mondo, Will si trova a destreggiarsi tra accuse infondate, il rapimento della sua famiglia e un gruppo di terroristi senza scrupoli. 

Incrocio tra i film della serie “Die Hard” e “L’inferno di cristallo”, “Skyscraper” gioca con la tensione del protagonista che sfida la morte rimanendo sospeso nell’aria ad altezze vertiginose. Questo è l’aspetto più spettacolare e riuscito del film: il pubblico trattiene il fiato, aspettando di sapere se Will ce la farà o meno. Tuttavia la tensione scema mano a mano che i minuti scorrono – e che Will si salva dall’ennesima caduta. 

Se la costruzione del film non è niente di nuovo, lo stesso si può dire dello sviluppo della storia – e dei protagonisti. “Skyscraper”, come da copione, si concentra solo sull’eroe e sulla sua famiglia (che manco a dirlo viene messa in pericolo da un gruppo di malintenzionati), lasciando in ombra il The Pearl, che avrebbe invece meritato un approfondimento. 

Se il protagonista interpretato da Dwayne Johnson non si distingue dalle altre decine di ex militari tutti muscoli e coraggio che lo hanno preceduto, la Sarah di Neve Campbell – donna intelligente e autosufficiente – catalizza l’attenzione. Con una sceneggiatura un po’ più approfondita Sarah sarebbe potuta diventare la stella del film. 

“Skyscraper”, insomma, riprende a piene mani i topos del genere action, senza però regalare particolari emozioni – o divertimento. Peccato, perché il grattacielo e il carisma del protagonista avrebbero meritato maggior fortuna. 

 

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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