Scoprendo Istanbul: la storia delle scale arcobaleno di Findikli

di Claudia Ciardulli

scala arcobaleno, Istanbul

Era l’agosto del 2013 quando un pensionato di Istanbul, stanco del grigiore che circondava la sua casa nel quartiere Findikli, decise di dare nuova vita alla zona colorando la scalinata che porta da lì al Bosforo.

Hüeyin Cetinel – un passato da ingegnere, 63 anni, 800 euro di vernice colorata alla mano – fece risvegliare la città in un arcobaleno di colori.

Istanbul stava vivendo, in quella estate, un periodo di forte crisi sociale: una manifestazione di protesta contro la costruzione di un centro commerciale nel cuore del parco cittadino di Gezi si stava trasformando in qualcosa di più grande e violento.

Quando la mattina del 27 agosto il comune di Istanbul trovò le scale colorate senza autorizzazione, interpretò il gesto di Cetinel come un segno di rivolta contro le autorità e fece subito ridipingere tutto di grigio.

Ma il quartiere insorse; ai cittadini quel colore spento che sapeva di censura non piaceva affatto. Prese il via un’insurrezione pacifica sociale e “social” a colpi di hastag – #direnmerdiven (#resistenza scale) quello di riferimento. Davanti al malcontento, il comune fu costretto a fare marcia indietro e, dopo qualche giorno, ridipinse le scale nei colori dell’arcobaleno aiutato dai ragazzi, bambini e anziani di Findikli.

Questo movimento spontaneo, nato dall’indignazione contro la censura di un’opera pubblica, non si è fermato qui. I cittadini di Istanbul hanno organizzato attraverso i social network diversi eventi, per colorare altri quartieri della città.

In poco tempo le scale colorate di Findikli sono diventate uno dei punti di interesse della città: non solo meta turistica, ma ritrovo per i giovani e simbolo di pace e voglia di cambiamento da parte della società turca.

Purtroppo la storia delle scale arcobaleno, così come quella delle proteste cittadine di Istanbul, non ha un lieto fine. Il 27 luglio scorso, infatti, sono state distrutte, ma il comune, memore forse delle rivolte di due anni fa, ha promesso di costruirne altre più belle e più colorate.

A noi le promesse piacciono, ancora di più se mantenute! Voi che ne pensate?


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