“Scherza con i fanti”: una riflessione sul senso della guerra in Italia

Un documentario che è una sorta di ballata, dove musica e immagini si sposano alla perfezione

Un film di Gianfranco Pannone. Documentario, 72′. Italia 2019

Un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia e, insieme, un canto per la pace. Un percorso lungo più di cent’anni, dall’Unità d’Italia a oggi, per scandagliare il difficile, sofferto e spesso ironico rapporto del popolo italiano con il mondo militare e con il potere. Attraverso le preziose immagini dell’Archivio Luce, i canti popolari e quattro diari intimi: di un soldato del Regio nell’Ottocento, di un combattente in Etiopia nel 1935, di una donna partigiana, di un sergente della Marina militare in Kosovo.

 

Bisogna dirlo: tra le tante cose di cui, a ragione o meno, ci vantiamo noi italiani non ci sono sicuramente le nostre forze armate. Se è vero che i libri di storia ci hanno tramandano più storie di tradimenti e sconfitte che di atti eroici e imprese militari, i soldati semplici che hanno versato il sangue – e in molti casi dato la vita – per la Patria non vanno dimenticati.

“Scherza con i fanti” di Gianfranco Pannone, presentato come evento speciale alle Giornate degli autori 2019 di Venezia, ha il grande merito storico oltre che narrativo di restituire la giusta dignità alla truppa, ovvero ai soldati che hanno combattuto nelle due guerre mondiali.

Si tratta di una sorta di ballata, messa in scena in chiave documentaristica, in cui lo spettatore compie un coinvolgente viaggio indietro nel tempo, ascoltando le canzoni, i ricordi e le testimonianze epistolari dei soldati impegnati al fronte, rivivendo quei momenti così delicati e tragici e provando giocoforza una forte empatia con quei ragazzi.

La scelta di Pannone di far introdurre al burattino di Pulcinella i passaggi più delicati e controversi del film da una parte stempera i toni, regalando un sincero sorriso al pubblico, dall’altra offre una lettura agrodolce degli avvenimenti.

La musica è co-protagonista, si sposa in modo magistrale con le immagini, omaggia la profondità e bellezza della canzone popolare nostrana e ricorda come questa sia stata molto spesso l’unica compagna rassicurante dei soldati al fronte.

“Scherza con i fanti”, oltre a raccontare il passato, ci consente di apprezzare l’umanità e la professionalità dei militari di oggi, impegnati in missioni di pace in giro per il mondo e molto apprezzati. Una visione caldamente consigliata, per far rinascere almeno un po’ di orgoglio patriottico.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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