I Quadri Plastici di Avigliano: in Basilicata l’arte prende vita

Ogni prima domenica di agosto, nel piccolo borgo, si ricreano grandi opere. Un successo che è approdato persino in tv e a Londra

di Angelo Lacerenza

 

L’arte italiana è antica quanto lo stesso Paese e rappresenta un bene preziosissimo, che ci rende famosi anche all’estero. Le bellezze artistiche non si trovano solo nelle sale dei musei, ma in ogni angolo della Penisola, da Nord a Sud.

Questo patrimonio di siti, costruzioni, rovine ma anche tradizioni ed eventi rappresenta una ricchezza ma pone anche molti interrogativi in termini di conservazione e valorizzazione.

Se gli esempi di mala gestione e incuria sono all’ordine del giorno – basta sfogliare un qualsiasi quotidiano per trovare notizie più o meno penose – noi vogliamo concentrarci su quello che di bello ha da offrire il nostro Paese. Cominciando dalla Basilicata.

 

I QUADRI PLASTICI DI AVIGLIANO

Ogni prima domenica di agosto, nel piccolo borgo di Avigliano, in provincia di Potenza, l’arte prende letteralmente vita grazie ai Quadri plastici, una curiosa manifestazione artistico-culturale. Di cosa si tratta? Della rappresentazione vivente di scene storiche, mitologiche, religiose tratte dalla tradizione pittorica italiana.

Parola d’ordine, immobilismo, ma dietro a ogni scena si nasconde il lavoro minuzioso e certosino di artigiani, costumisti, parrucchieri e volontari, rigorosamente di Avigliano.

I gruppi che prendono parte alla competizione sono composti da giovani e meno giovani che con entusiasmo e coraggio si mettono in discussione nel tentativo di migliorare questa tradizione.

La scelta dei dipinti e delle tematiche da affrontare – Caravaggio, Giotto, De Chirico – viene compiuta avvalendosi della consulenza di docenti universitari, antropologi, storici e critici dell’arte al fine di selezionare opere di elevata qualità pittorica e di forte impatto contenutistico.

Al direttore artistico spetta un compito molto difficile e di grande responsabilità, correggere le posture e gli atteggiamenti dei figuranti-attori e curare in maniera perfetta gli spazi, le geometrie, la disposizione degli oggetti (realizzati tutti a mano valorizzando a pieno l’artigianato aviglianese) e i giochi di colore e di luci per poter riprodurre un quadro o più quadri.

 

OLTRE AVIGLIANO: I QUADRI IN TV E ALL’ESTERO

Nel corso degli anni l’evento, che attira un pubblico di visitatori sempre crescente, ha raggiunto un livello di perfezione molto alto, tanto da decidere di uscire dalla tradizionale sede avignanese e provare a far conoscere i Quadri anche altrove.

Nel 2016 i figuranti-attori e le loro tele umane sono stati presenti in alcuni programma televisivi di successo, come Italia’s Got Talent, I Visionari e Super Quark.

Dietro le quinte di uno dei Quadri Plastici.

Grazie alla visibilità raccolta in tv, nel mese di ottobre i “Quadri Plastici” hanno varcato i confini nazionali, arrivando a esibirsi nella piazza della famosa National Gallery di Londra.

Questo dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, di come il talento made in Italy rappresenti un patrimonio e un’energia creativa capaci di sorprendere, meravigliare, emozionare. E proprio come disse il grande Vincent Van Gogh: “Non ci dimentichiamo che le piccole emozioni sono i grandi capitani della nostra vita e che obbediamo a loro senza saperlo”.

 

STORIA DEI QUADRI PLASTICI

La tradizione del quadro vivente nasce ad Avigliano intorno agli anni ‘20 del Novecento, quando erano inseriti nella parata dei turchi che si svolgeva in occasione della festa di San Vito, patrono del Paese.

Gli interpreti, solitamente giovani, riproducevano scene di arte sacra e storico-mitologica su carri trainati da cavalli e muli, assumendo a ogni sosta quella rigidità statutaria che conferiva la tridimensionalità dell’opera da rappresentare.

Con gli anni l’evento si è evoluto, fino ad arrivare alla forma moderna di un ibrido tra teatro e arte, che si pone l’obiettivo di avvicinare le grandi opere al pubblico, rendendo evidenti i sentimenti e le emozioni contenuti al loro interno.

I “Quadri plastici” di Avigliano rappresentano, ormai da tempo, un simbolo della tradizione culturale, religiosa, antropologica e artistica italiana e locale.

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