“Prince Sign ‘o’ the times”: l’essenza del rock n’ roll in uno spettacolo

84' di grande musica, in uno show che riporta in vita tutta l'originalità e la carica emotiva dell'artista

di Riccardo Carosella

 

Un film di Prince. Con Prince, Sheila E., Sheena Easton, Dr. Fink, Miko Weaver. Eventi, 84′. USA, Canada, 1987

“Sign ‘o The Times” arriva nella carriera da regista di Prince Roger Nelson dopo alcuni video e Under the Cherry Moon. Qualche anno prima dall’affrancamento dalla Warner Bros, prima insomma che si facesse chiamare “The Artist” o TAFKA, “The Artist Formerly Known As” (“l’artista precedentemente noto come”) a segnare una cesura netta col passato. Ma svariati segni della sua indipendenza e insofferenza ai limiti contrattuali spiccano già in questi 84 minuti di puro show, il cui emblema sono il cuore e il simbolo grafico della pace nel titolo (la ‘o’ che abbrevia “of”).

 

Un meraviglioso film concerto, tratto da uno dei più bei lavori in studio del fuoriclasse di Minneapolis, che rimanda l’immagine più nitida e lampante di spettacolo dal vivo, versatilità artistica e attitudine rock n’ roll.

“Prince sign ‘o’ the times” propone 84 minuti di puro godimento, attraverso una performance senza precedenti di un artista immenso e all’apice della carriera. Siamo nel 1987 e Prince sta vivendo il suo momento d’oro dopo i successi di “Purple Rain” (1984), “Around the world in a day” (1985) e “Parade” (1986). Per la prima volta calcherà il palcoscenico italiano – quello del Palatrussardi di Milano, per l’esattezza – e si consacrerà come uno degli artisti più innovativi e influenti del ventesimo secolo.

Nella sua musica troviamo rock, pop, jazz, soul e funky: un frizzantissimo mix di suoni e sensazioni che si concretizzano attraverso la personalità esuberante e carismatica di Prince che canta, balla, suona ogni strumento presente sul palco e si esprime in modo sensuale ed estremamente coinvolgente, rendendo questo “Sign ‘o’ the times” molto più di una semplice esibizione live.

Sul palco insieme a Prince ci sono musicisti eccezionali: il chitarrista Miko Weaver, il bassista Leavi Seacer Junior, i tastieristi Dr FInk e Boni Boyer, la batterista Sheila E, il sassofonista Eric Leeds e il trombettista Atlanta Bliss.

E poi i ballerini/attori Wally Safford, Greg Brooks e Cat Glover che regalano piccoli scorci di recitazione cinematografica vera e propria. La Glover in particolare riveste il ruolo della “femme fatale” della band; simbolo di desiderio sessuale che all’interno del film viene espresso in modo alquanto spregiudicato.

Una visione consigliata non solo agli amanti di Prince come artista ma a tutti, perché la sua musica e il suo modo di farla arrivare emozionalmente al pubblico erano unici. Un genio incredibile che sapeva creare, contaminare ed entusiasmare attraverso una proposta sempre originale e variegata, intrattenendo e coinvolgendo tutti grazie a doti interpretative e una vena empatica davvero rara.

Volete capire veramente cosa voglia dire fare ed essere rock n’ roll? Andate al cinema a godervi “Sign ‘o’ the times” di e con Prince.

 

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