Premio Strega: Edoardo Albinati guida la cinquina dei finalisti

Da sinistra Eraldo Affinati, Elena Stancanelli, Giordano Meacci, Edoardo Albinati e Vittorio Sermonti. Finalisti Premio Strega 2016

Edoardo Albinati e il suo La scuola cattolica (Rizzoli) guidano con 202 voti la cinquina dei finalisti del Premio Strega 2016, definita nella serata di ieri a Casa Bellonci a Roma. Al secondo posto Eraldo Affinati con L’uomo del futuro (Mondadori), terzo Vittorio Sermonti con Se avessero (Garzanti). Entrano nei cinque anche Giordano Meacci con Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) ed Elena Stancanelli con La femmina nuda (La Nave di Teseo).

Da sinistra Eraldo Affinati, Elena Stancanelli, Giordano Meacci, Edoardo Albinati e Vittorio Sermonti. Finalisti Premio Strega 2016
Da sinistra Eraldo Affinati, Elena Stancanelli, Giordano Meacci, Edoardo Albinati e Vittorio Sermonti. Finalisti Premio Strega 2016

Sono questi, dunque, i finalisti del Premio Strega, che festeggia quest’anno il 70esimo anno di vita. A scremare il lotto dei 12, una giuria composta dagli Amici della Domenica, insieme ai lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti italiane e i ragazzi di scuola e università. Presidente Nicola Lagioia, vincitore uscente del premio.

“La corsa alla vittoria parte adesso, ma sono molto zen” ha dichiarato Albinati, che nel suo libro racconta la giovinezza, la religione, il sesso, la borghesia e l’innocenza perduta, con sullo sfondo il delitto del Circeo del ’75 e quello che è accaduto nel 2005, quando Angelo Izzo in libertà vigilata ha ucciso altre due donne.

Elena Stancanelli, unica donna in cinquina, ha raccontato così la sua emozione: “Sono dimagrita due chili in questi giorni. Non era così scontato. Uno partecipa per vincere, ora si vedrà”. Grande soddisfazione anche per la sua editrice, Elisabetta Sgarbi, ex Bompiani e oggi anima de La nave di Teseo.

Più distaccato, invece, il grande interprete di Dante Vittorio Sermonti: “Me lo aspettavo di entrare. È un libro a cui sono molto legato e questa edizione dello Strega ha un significato particolare”. Meacci, in gara per Minimum Fax, è frastornato ma ricorda una frase che gli disse tanti anni fa Attilio Bertolucci: “Prendi quello che ti accade come una cosa quotidiana. E oggi mi tengo questa meraviglia”. Affinati, che torna allo Strega dopo 19 anni, si rivolge ai giovani: “Mi fa piacere che un libro su Don Lorenzo Milani sia entrato nella cinquina. È un segno importante perché abbiamo bisogno di maestri come lui”.

Per sapere chi vincerà, appuntamento l’8 luglio nella nuova sede dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.





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