Pisa Book Festival: letterature nordiche protagoniste dell’evento

di Antonietta Mirra

 

Tutto pronto per la XII edizione del Pisa Book Festival, che si terrà dal 7 al 9 novembre presso il Palazzo dei Congressi cittadino. Un evento che celebra l’editoria indipendente e che non solo riunisce grandi nomi della narrativa, divisi tra autori italiani e internazionale, ma si configura anche come un progetto che da anni s’impegna a favore della nascita e della circolazione di nuove esperienze e nuove idee. Editori, scrittori, traduttori, giornalisti e artisti s’incontrano nella meravigliosa città toscana per celebrare la lettura e l’indipendenza, non solo della scrittura ma di tutto il pensiero umano.

PBF

Quest’anno saranno protagoniste le grandi letterature nordiche, con un’ampia partecipazione di autori che rappresentano il Nord Europa e i paesi di Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia. Un’irrefrenabile voglia di nord, insomma, pervaderà tutti i partecipanti, che saranno immersi nell’atmosfera tipica dei romanzi scandinavi. Tra i campioni del genere saranno presenti, tra gli altri, Björn Larsson, Henrik Svensen e Morten Søndergaard.

Ma non ci sarà spazio solo per la narrativa, nella tre giorni pisana. Oltre alla partecipazione d’importanti scrittori, infatti, si terranno lezioni di cucina e di lingua, tutto rigorosamente a tema nordico.

Tante le chicche che renderanno ancora più accattivante la partecipazione all’evento. Segnaliamo la presenza dell’Ikea Book Corner, dove sarà possibile leggere i propri libri preferiti e lasciarsi tentare dalle prelibatezze scandinave. Al Repubblica Cafè, invece, saranno organizzati una serie di incontri e discussioni, grazie all’impegno della redazione toscana del quotidiano. Inoltre si terranno numerosi workshop dedicati alla traduzione dello spagnolo, del tedesco e dell’inglese, grazie al PBF Centre for Translation che dal 2011 rappresenta uno spazio professionale dedicato a chiunque sia interessato a questo mondo, tra scrittori, editori e redattori. Il centro promuove incontri e seminari, per incentivare questa disciplina, che mette in correlazione storie e lingue di paesi differenti. Oltre al lato tecnico, gli workshop saranno anche momenti di contatto e dibattito culturale, di scambio e formazione per tutti coloro che fanno parte di questo settore.

Non poteva mancare il workshop dedicato alla scrittura creativa, a cura della scuola Barnabooth e dello scrittore Sebastiano Mondadori. Un esperimento, dove l’obiettivo ambizioso è quello di creare un racconto, in due giorni e mezzo, partendo dalla scintilla dell’idea fino alla tanto temuta revisione finale. Un esercizio che si presenta come un viaggio, nel quale perdersi tra le parole, abbandonandosi ad esse, cercando di trovare la propria strada e, nel frattempo, assaporando i diversi modi con cui è possibile entrare in sintonia e familiarizzare con i ferri del mestiere, quelli tipici della scrittura naturalmente.

La manifestazione pensa anche ai piccoli lettori con i Laboratori Junior, allestiti con lo scopo di creare ambienti divertenti e sicuri, dove i bambini possano esprimere liberamente la propria immaginazione. Il Festival s’impegna a voler avvicinare alla lettura sin dalla più tenera età, organizzando incontri con scrittori per bambini e ragazzi, e improntando le proprie scelte su tre parole chiave: partecipazione, immaginazione e creatività.

Il Pisa Book Festival è senza dubbio un evento a tutto tondo, che coinvolge grandi e piccini, e che si propone come una festa in nome della letteratura e della narrativa declinate in tutte le loro forme. La sostanziale rappresentazione di un amore verso il libro e verso l’indipendenza della cultura che ogni anno, nei mesi autunnali, torna a farsi sentire e pretende di essere ascoltata, ogni volta di più.


 

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