Tanti successi al cinema e in tv, negli ultimi anni – come non ricordare il personaggio del Terribile nella serie “Romanzo criminale” di Stefano Sollima o il ruolo in “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese – eppure al Giffoni Marco Giallini ha voluto raccontare la sua gavetta.

L’attore – che vanta nel suo palmares un Nastro d’Argento come Migliore attore non protagonista nel 2012, il premio Cinè – Ciak d’oro per la commedia come Migliore attore rivelazione e un Ciak d’Oro – ha aperto la sua masterclass omaggiando il festival.

“Sicuramente è una delle kermesse più belle che siano mai stati realizzate. I i bambini non mentono: l’ultimo anno che sono stato qui mi sono commosso”.

Giallini ha confessato di star vivendo un bel momento che dura ormai da qualche anno. Attualmente è impegnato con le riprese di tre film: oltre a “The plays” di Paolo Genovese, “Io sono tempesta” di Daniele Lucchetti al fianco di Elio Germano e “Rimetti a noi i nostri debiti” di Antonio Morabito insieme a Claudio Santamaria.

Ma cosa serve, oggi, per fare l’attore?

“Per fare questo lavoro ci vuole talento, come per tutti i lavori”.

“Ai ragazzi – ha aggiunto l’attore – consiglio di fregarsene sempre un po’, come faccio io. Io ho sempre inseguito i miei sogni, ma lasciando da parte l’ossessività. La serietà di quelli che vogliono e credono di poter cambiare il mondo mi annoia: prendetevi sul serio, ma non troppo. Siate liberi”.

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