“L’agenzia dei bugiardi”: quando il cinema italiano dà il meglio di sé

Un cast sul pezzo e centratissimo per una commedia che racconta con acume la società di oggi

Un film di Volfango De Biasi. Con Giampaolo Morelli, Massimo Ghini, Alessandra Mastronardi, Paolo Ruffini, Carla Signoris. Commedia, 102′. Italia 2019

Il seducente Fred, l’esperto di tecnologia Diego e l’apprendista narcolettico Paolosono i componenti di una diabolica e geniale agenzia che fornisce alibi ai propri clienti e il cui motto è “Meglio una bella bugia che una brutta verità”. Fred si innamora di Clio, paladina della sincerità a tutti i costi, alla quale quindi non può svelare qual è il suo vero lavoro. La situazione si complica quando Fred scopre che il padre di Clio, Alberto, è un suo cliente, che si è rivolto all’agenzia per nascondere alla moglie Irene un viaggio con la sua giovane amante Cinzia proprio nel giorno dell’anniversario di matrimonio.

 

Se esiste un Dio del cinema spero che possa benedire al box office “L’agenzia Dei bugiardi” di Volfango De Biasi! Dopo tante delusioni e tradimenti cinematografici lo spettatore potrà finalmente godersi una vera commedia all’italiana, seppure abilmente adattata agli usi e costumi di oggi.

Come ha giustamente sottolineato in conferenza stampa il bravo e convincente Massimo Ghini, dall’alto della sua lunga esperienza: “Con questo film il cinema italiano ha dimostrato di saper osare, mettendo da parte buonismo e politically correct per mostrare le imperfezioni e le ipocrisie della nostra società”.

Più di una fresca, originale e divertente commedia degli equivoci, il film è un’accurata, intensa e scrupolosa indagine sull’animo umano che mette in evidenza con grande efficacia a quali tentazioni un uomo rischi di soccombere mentre è impegnato in una relazione o in un matrimonio.

Utilizzando il fantasioso escamotage dell’agenzia che fornisce alibi ai clienti bisognosi, i due ispirati e creativi sceneggiatori hanno magistralmente centrato sia l’obiettivo artistico che quello pedagogico.

“L’agenzia dei bugiardi” è indubbiamente il miglior film italiano di questo inizio di 2019 e tutto il cast mostra di essere in uno stato di grazia, regalando divertimento e sincere emozioni al pubblico.

È assai difficile stilare una classifica di merito in una rosa di interpreti di questa caratura, ma se proprio dobbiamo la nostra nota va alla coppia formata da Giampaolo Morelli e Alessandra Mastronardi, credibili e affiatati. Si capisce subito che sul set, tra i due, deve essere scattata una bella alchimia umana oltre che artistica.

Solo una spanna sotto si piazza la coppia più matura composta da Massimo Ghini e Carla Signoris. Vederli sullo schermo nel ruolo di marito e moglie pronti a festeggiare i trent’anni di matrimonio non potrà non spingere anche il single più incallito a rivalutare la sua posizione sentimentale.

Diana Del Bufalo è come sempre un’apprezzabile scheggia impazzita; Paolo Ruffini e Luigi Luciano si distaccano per una volta dai ruoli abituali, che alla fine potevano risultare un po’ noiosi, per mostrare tutto il loro talento e potenzialità.

Il finale, intelligente, commovente e sorprendente, arricchisce se possibile ancora di più questa ottava prova di Volfango De Biasi, che ha toccato vette assolute di bellezza cinematografica per un film da vedere e rivedere.

 

Il biglietto da acquistare per “L’agenzia dei bugiardi” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridoto. Sempre*

*Sempre, voto massimo della nostra personale scala di valori, non sembra rendere del tutto giustizia alla qualità narrativa e recitativa e alla profondità emotiva della pellicola.

 

P.S.: Ciao amico lettore. Se stai leggendo questo post scriptum significa che sei arrivato fino alla fine della recensione, impresa non facile, te lo concedo. Volevo semplicemente avvisarti oltre che rassicurati: non sono impazzito, ma ispirato dalla tematica del film, per una volta ho scelto di mentire. Come?

Scrivendo l’opposto di quello che penso.

Sono stato bravo, che ne pensi?

 

Previous article“Che Dio ci aiuti 5”: recap della prima puntata e anticipazioni della seconda
Next article“La douleur”: il viaggio interiore e intimo di un’anima alla deriva
Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here