Jane Austen: 7 curiosità sulla vita e sulle opere della scrittrice inglese

Dal fidanzamento lampo durato solo 1 giorno alla mirabolante vita sociale, tutta feste e soirée

di Valentina Biondini

 

Il 2017 è stato per molti versi l’anno di Jane Austen, con le celebrazioni del bicentenario della morte che hanno portato in molte città inglesi, e nel mondo, mostre, reading, eventi.

Nata il 16 dicembre 1775, e morta a soli 41 anni, nel 1817, la scrittrice inglese ha lasciato sei romanzi, oltre a numerosi abbozzi e progetti incompiuti, che hanno contribuito a renderla immortale, trasmettendo ai posteri la sua arguzia e pungente ironia.

Considerata oggi una delle autrici più importanti della letteratura mondiale, ci sono ancora molti aspetti della sua biografia e della sua produzione che restano poco noti. Riprendendo un pezzo di Thought.co scopriamone insieme sette.

 

1. JANE AUSTEN FU UNA SORTA DI RAGAZZA PRODIGIO

All’età di 23 anni, la Austen aveva già scritto le bozze di tre dei sei romanzi che avrebbe poi portato a termine nell’arco della sua vita. “Orgoglio e pregiudizio”, “Ragione e sentimento” e “Mansfield Park” vennero tutti abbozzati prima del 1800. “Ragione e sentimento” fu il primo a essere pubblicato, nel 1811, anonimamente, usando semplicemente la firma “una signora”. Pubblicato a suo spese, il romanzo ebbe un grande successo e venne presto ristampato. “Orgoglio e pregiudizio” andò se possibile anche meglio, tanto che persino la moglie di Lord Byron lo definiva “un romanzo di tendenza”. “Mansfield Park” venne pubblicato nel 1814, ancora una volta in modo anonimo, e fu un successo commerciale di tale portata che fece guadagnare all’autrice più soldi di quanti avessero fatto insieme le sue opere precedenti.

 

2. LE SUE OPERE SONO IN PARTE AUTOBIOGRAFICHE

Molti luoghi (come non pensare a Bath!) e personaggi descritti nei suoi romanzi si ispirano al vissuto dell’autrice, che prese spunto dalla società sua contemporanea per le sue storie. Ad esempio, la situazione che lei, la madre e la sorella Cassandra affrontarono dopo la morte del padre è molto simile a quella delle donne Dashwood di “Ragione e sentimento”; i racconti dei fratelli Francis e Charles, entrambi arruolati in marina, vennero ripresi in varie occasioni. Sebbene quasi tutti i personaggi dei suoi romanzi finiscano accasati e contenti, alla fine, Jane Austen invece non si sposò mai. Ma a 27 anni, nel 1802, si fidanzò, anche se per un solo giorno – e fu lei, contrariamente a quanto si possa pensare, a tirarsi indietro e mandare tutto a monte.

 

3. EBBE UNA VITA SOCIALE ELETTRIZZANTE

Non essendosi mai sposata, potremmo essere tentati di pensare a Jane Austen come a un’eremita intenta a scrivere i suoi libri, in solitudine… niente di più lontano dal vero! La scrittrice, infatti, ebbe una vita sociale quanto mai attiva. Nata e cresciuta in un tranquillo villaggio di campagna, a poco più di vent’anni iniziò a frequentare il bel mondo londinese. Suo fratello Henry aveva una casa in città e ciò le consentiva di prendere parte a feste, rappresentazioni teatrali, soiree. L’altro fratello, Edward, aveva invece ereditato delle proprietà in campagna. La Austen era una sorta di farfalla, soggiornava anche per mesi da questo e da quello. Le occasioni mondane, unite al suo carattere estroverso e socievole, le permisero di entrare in contatto con tantissime persone. Cosa che, in futuro, le sarebbe tornata utile nel dare forma ai suoi immortali personaggi.

 

4. I SUOI SONO MOLTO PIÙ CHE “ROMANZETTI ROSA”

Diffidate di coloro che bollano i libri di Jane Austen come romanzetti rosa per signorine, gli antesignani dei moderni chick lit, insomma, perché o sono dei lettori superficiali o non li hanno letti affatto! Sì, è vero, ogni sua storia termina con un lieto fine matrimoniale, ma nel mezzo non manca mai l’osservazione acuta, cinica e ironica della società del tempo, scritta da chi decise di inserirsi al suo interno solo per poter sottolineare quanto fosse ridicola.

 

5. JANE AUSTEN FU AVVELENATA?

Jane Austen morì a 41 anni e sulla causa di una scomparsa tanto prematura sono state avanzate ogni tipo di ipotesi, dal cancro allo stomaco al linfoma di Hodgkins fino al diabete (che spiegherebbe il deterioramento della sua vista). Nel 2017 un articolo della British Library ha rilanciato la teoria, già espressa nel 2011 dalla criminologa Lindsey Ashford, di un possibile avvelenamento da arsenico. Non dobbiamo comunque pensare a crimini violenti o congiure: all’epoca era frequente che l’acqua fosse contaminata, e tracce di arsenico erano anche presenti in medicinali e cosmetici.

 

6. IL RAPPORTO CON CINEMA E TV NON CONOSCE CRISI

I romanzi di Jane Austen sono una fonte inesauribile di ispirazione per le produzioni televisive e cinematografiche, e sono stati adattati più e più volte. “Orgoglio e pregiudizio” è probabilmente la storia più familiare al pubblico. Nel 1995 è diventato una memorabile mini-serie tv con Jennifer Ehle e Colin Firth; nel 2005 un film con Keira Knightley e Matthew MacFayden. Non si contano, poi, le variazioni sul tema, come il bollywoodiano “Matrimoni e pregiudizi” oppure “Il diario di Bridget Jones” in cui il personaggio interpretato da Colin Firth si chiama nientemeno che Mark Darcy.

 

7. HA UN FANDOM DAVVERO AGGUERRITO E VITALE

I fan della Austen – detti Janeites o Austenites – sono davvero ben organizzati. Pensate che in Gran Bretagna e negli Stati Uniti ci sono delle Società dedicate, che organizzano balli a tema, festival, reading e altro ancora. Per i più pigri, c’è invece la Repubblica di Pemberley, un sito pieno zeppo di informazioni sulla scrittrice, le sue opere e la società in cui visse. Infine per chi ama viaggiare, Jane Austen Tours è una sorta di Mecca, con consigli per organizzare il perfetto tour a tema.

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