Intervista alla scrittrice Francesca D’Isidoro

di Ilaria Grasso

 

Oggi nella rubrica Professione Scrittore ospitiamo la scrittrice pescarese Francesca D’Isidoro, che ha esordito nel marzo 2016 con il romanzo “L’amore non è per tutti”, ottenendo ampi consensi.

Francesca D'Isidoro
La scrittrice Francesca D’Isidoro.

Ciao Francesca, benvenuta su Parole a colori. A proposito di colori, quale nuance assegneresti al tuo primo romanzo, “L’amore non è per tutti”?

Assolutamente rosa.

Una storia d’amore e di amicizia, sullo sfondo di Pescara, ma anche di altri luoghi che hai amato, come Bari e Urbino. Facciamo un gioco, abbina un colore anche a queste tre città.

Dunque, Pescara è fucsia, come le sue albe sul mare. Bari, che in realtà sarebbe Monopoli, perché è quella la città con cui ho un legame, è dorata come le sue spiagge. Invece Urbino ha lo stesso colore dei marshmallow, perché custodisce i miei ricordi più dolci.

E l’amore e l’amicizia come sono?

L’amore è rosso fragola, mentre l’amicizia è fluo.

Il libro è uscito il 9 marzo e ha riscosso un discreto successo, ma sappiamo che stai già lavorando a un nuovo progetto. Puoi anticiparci qualcosa?

Posso anticiparvi che sarà in qualche modo collegato con “L’amore non è per tutti” e che, molto probabilmente, sarà pubblicato da una casa editrice. Ma mi fermo qui.

Torniamo a parlare di “L’amore non è per tutti”. La protagonista è una giovane donna, Vittoria. Quanto ti assomiglia?

Vittoria è l’altra parte di Francesca, quella fortunata in amore.

L'amore non è per tutti

Penso che ogni scrittore sia in qualche modo presente nei suoi libri, che mantenere un distacco completo da ciò che si scrive sia impossibile. Quanto sei d’accordo con questa affermazione?

Sono più che d’accordo. Io, personalmente, non riuscirei a scrivere di qualcosa che non abbia prima vissuto sulla mia pelle. Durante la stesura de “L’amore non è per tutti” mi sono trovata a ripercorrere momenti topici della mia esistenza, che ho rielaborato e messo nero su bianco. La scrittura per me è un momento di riconciliazione, con me stessa e, forse, anche con gli altri. Oltre a essere, in assoluto, la mia più bella rivincita.

Scrittori e new media: quanto aiutano a farsi conoscere i Social Network?

Aiutano, è innegabile. I Social sono gli strumenti più potenti che, specialmente noi autori self publishing, abbiamo a disposizione. Non usarli sarebbe un po’ come affossarci con le nostre stesse mani.

A questo proposito, per il tuo romanzo hai creato una pagina Facebook dedicata…

Sì, è una pagina interamente dedicata a “L’amore non è per tutti” e, con mio sommo stupore, è seguitissima. Per chi volesse conoscere tutte le novità sui miei libri, c’è anche il mio sito personale.

Il tuo romanzo è una storia d’amore. E a questo proposito, anche scrivere può essere visto come un atto d’amore verso se stessi e gli altri. Tu che ne pensi?

È un immenso atto d’amore. Quando ho pubblicato “L’amore non è per tutti”, dopo qualche ora è apparsa la scritta online e ho realizzato che, da quel momento, la mia creatura era a disposizione di tutti ho provato come un senso di distacco. Io non ho figli, ma dai racconti delle amiche che sono già mamme mi è sembrato di aver provato qualcosa di simile a una mamma che accompagna il figlio al primo giorno d’asilo e questo, dopo aver pianto un po’, si stacca dal tuo fianco per andare a giocare con gli altri. Il mio bambino era diventato grande e io dovevo lasciarlo andare.

Prima di lasciarci, cosa ti auguri che trovi, un ipotetico futuro lettore, in quello che hai scritto?

Spero possa trovare un po’ di sé stesso, delle persone che ama e di quell’amore che ha vissuto in passato o, speriamo, vivrà.

 

Grazie a Francesca D’Isidoro per essere stata con noi.





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