Intervista alla blogger di “Il profumo dei libri”

lettriceAlessia ha 29 anni (compiuti il 23 dicembre), ed è mamma di una bellissima bambina/ragazzina di 10 anni. Ha un lavoro comunissimo che non ama, e una vita piuttosto monotona. Quello che rende movimentata la sua esistenza sono la lettura, e il blog che ha creato, “Il profumo dei libri”. Uno spazio che ha già compiuto i due anni di vita, tra recensioni, rubriche, iniziative diverse le une tra le altre.

Ultimamente Alessia ha dovuto alleggerire la pubblicazione, riducendo il numero dei post, per tornare a far convivere in modo pacifico la vita reale e quella da blogger. Ma la voglia di leggere e parlare di romanzi e letteratura con gli altri non è diminuita.

Come e quando è nata l’idea per il blog?
L’idea del blog è nata circa 3 anni fa. Avevo voglia di confrontarmi con altre persone, ma non avevo le idee molto chiare, infatti prima di Il profumo dei libri avevo aperto un altro blog più generali, dove volevo parlare di libri, cinema, musica, cibo e altro ancora. Dopo pochissimo tempo mi sono resa conto che non ero fatta per tenere un blog così variegato, perché non riuscivo a scrivere post convincenti e intriganti. Così ho chiuso le porte di quell’angolino e ho deciso di dedicarmi alla mia più grande passione: la lettura. Ho avuto degli aiuti da parte di amici blogger che mi hanno indirizzato verso la via giusta, ma sicuramente la mia ispirazione primaria è stata mia zia Monica con il suo blog Books Land.

Perché hai deciso di cimentarti in quest’impresa? Avevi già delle esperienze analoghe alle spalle oppure questa è la tua “prima volta”?
Credo che prima di tutto una blogger debba capire cosa vuole dal suo blog. Una volta capito questo le difficoltà sono poche, a parer mio. Certo, ci vuole tempo per farsi conoscere, ma quando si riesce ad entrare un po’ nel giro, se si scrivono post interessanti e originali, sarà molto più semplice di quel che si pensa riuscire ad avere follower e persone interessate.

Frasi conoscere non è complicato. Ci sono difficoltà invece nel gestire fisicamente un blog?
Io personalmente ho avuto grandi difficoltà con la parte grafica, infatti di questo versante si occupa una mia carissima amica. Adesso, invece, la cosa più complicata è gestirmi per via del pochissimo tempo a disposizione. Credo che il blog debba cambiare e adeguarsi in base alle esigenze di chi lo gestisce, ci vuole un po’ per capire come riuscire a bilanciare il tutto, ma anche in questo caso, una volta focalizzato l’obiettivo, la frequenza e il tipo di post che si preferisce pubblicare, il gioco è fatto.

Parliamo per un attimo di libri, i veri protagonisti del tuo blog. La sorpresa del 2014, la delusione del 2014 e il libro che hai attualmente sul comodino. 
Parliamo di libri, sì, con molto piacere. La sorpresa del 2014 è stata senza ombra di dubbio “I luminari” di Eleanor Catton, un libro di cui non conoscevo l’esistenza fino a quando non l’ho ricevuto grazie alla gentilissima casa editrice. Un libro di tantissime pagine, che mi faceva paura e al tempo stesso mi attirava a sé con una forza magnetica incredibile. Sicuramente una delle più belle letture di quest’anno. Ci sono state due grandi delusioni, dovute soprattutto alle aspettative troppo alte. La prima è stata “Wintergirls” di Laurie Halse Anderson e “La fuga” di James Dashner. Il primo mi ha lasciato insoddisfatta a causa del modo in cui vengono trattati gli argomenti, non è mai riuscito ad emozionarmi; il secondo l’ho addirittura abbandonato (non mi succede quasi mai) per la troppa confusione e inutilità della storia. Anche se a rilento, adesso sto leggendo “L’erede di Tahira” di Linda Bertasi, un’autrice che ho conosciuto anni fa e che continuo a seguire con estremo piacere. Sto facendo fatica a proseguire la lettura, non a causa del libro che mi sta incuriosendo al punto giusto, ma a causa della mia stanchezza estrema di questo periodo.

Nel tuo blog troviamo una bella sezione dedicata alle recensioni. Quanto è difficile essere obiettivi, quando si parla di recensioni? Molti blogger lamentano il fatto che gli autori e le case editrici inviano libri da recensire ma poi accettano solo pareri positivi. Ti è mai capitato qualcosa del genere?
Amo scrivere recensioni, anche se ultimamente ho qualche problema anche su questo fronte (non mi vengono le parole giuste per esprimere i miei pensieri). Ho sempre cercato di essere onesta e rispettosa nelle mie opinioni, sia in caso di negatività che di positività. Non mi sono mai posta grossi problemi quando mi trovo a parlare in modo negativo di un libro proprio perché so di avere le capacità per farlo spiegando il mio pensiero e le mie motivazioni con onestà, serietà e rispetto; poi, se questo non viene apprezzato perché si vuole a tutti i costi una recensione positiva, pazienza, la casa editrice o l’autore in questione possono cambiare aria e non tornare mai più sul mio blog. Ho avuto un paio di esperienze con editori che non erano contenti del mio pensiero, ma non l’ho certo cambiato per questo. Per gli autori credo valga un discorso diverso. Ho un po’ una guerra in corso con gli autori auto-pubblicati, da un po’ di tempo ho smesso di accettare richieste di segnalazioni e recensioni, ero arrivata a un punto insostenibile. Ricevevo circa una dozzina di mail a settimana da parte di autori che volevano farsi conoscere e se da una parte c’erano persone oneste e corrette, dall’altra c’erano anche persone senza scrupoli, maleducate e disinteressate al mio blog. Per questo ho deciso di dire basta. Forse passo per cattiva e insensibile, forse passo per quella che generalizza troppo, cosa posso dire? Mi dispiace. Purtroppo dopo aver passato mesi a rifiutare offerte di recensione per mancanza di tempo, dopo essermi sentita offesa per via di email assurde, ho deciso di chiudere i battenti. Ci sono tanti blog che hanno tempo e pazienza per dedicarsi agli autori, ci sono mille possibilità per conoscere libri auto-pubblicati ed esordi e sono convinta che se un libro colpisce la mia attenzione ha la possibilità di farlo anche senza la presentazione dell’autore. Ho divagato un po’, me ne rendo conto, ma credo che il discorso sia collegato. Gli scrittori hanno moltissimi blog tra cui scegliere per proporsi, ma se c’è maleducazione, esagerazione, falsità non è detto che le porte dei blog si aprano.

Oggi scrivere un blog – anche e soprattutto di libri – sembra diventata un po’ una moda. Cosa deve avere, secondo te, un blog per avere successo? Per distinguersi dagli altri e conquistarsi una fettina di pubblico?
È vero, negli ultimi anni i lit-blog nascono con la velocità di un battito di ciglia. Molti di questi vengono fuori per moda, come dici tu, per il desiderio di ricevere copie omaggio dei libri, ma si capisce subito quali, perché dopo poco tempo chiudono, oppure vengono portati avanti grazie a scopiazzature di altre recensioni o idee originali. A mio parere, anche se sembrerà una risposta banale, il blogger/blog deve avere prima di tutto passione e sincerità per poter avere attenzione e successo. Non servono grandi elementi, bisogno semplicemente riuscire a essere sempre se stessi, nel bene e nel male. Devi scrivere una recensione negativa? Non farti paranoie, pubblicala e vedrai che troverai chi è interessato. Devi inventarti una rubrica nuova? Prova a prendere spunto da altre rubriche già esistenti, ma abbi sempre l’educazione di avvisare o chiedere all’ideatore. Senti che ci sono dei problemi con i tuoi follower o con quello che pubblichi? Parlane in modo aperto. Io non mi ritengo una blogger di successo, perché ce ne sono molti altri più famosi, ma ho sempre cercato di mettere onestà e passione nel mio spazio. La lettura è il collante che ci unisce, ho sempre voluto sfruttarla per divertirmi e conoscere persone, non per creare zizzania (come fanno alcuni) e dividere. Alla fine i lit-blog sono tutti abbastanza simili: recensioni, rubriche e anteprime; credo che l’originalità si veda dal modo in cui vengono scelti e trattati i vari argomenti. Magari nel mese di dicembre viene pubblicata la recensione dello stesso libro da dieci blog, non tutti i blog però ricevono dei commenti, li riceve chi riesce a essere onesto e appassionante nell’esprimere i propri pensieri. Ci sono blogger che hanno originalità e fantasia da vendere, senza per questo sentirsi superiori, blogger che riescono a creare rubriche e iniziative nuove che tengono i lettori incollati allo schermo. Questi sono i blogger da seguire con assiduità, da ammirare. Ci sono blogger che pubblicano solo recensioni e poche rubriche, ma lo fanno con il cuore e l’anima e questo traspare da ogni riga. Anche questi sono da seguire e ammirare. Il tutto sta nella propria mente e nel proprio cuore: se hai meno fantasia di un altro non sei inferiore o peggiore, hai sicuramente altre carte da giocare per attirare le persone nel tuo angolino e farcele rimanere.

Alcuni blogger, grazie ad idee di successo e passione, sono riusciti a farsi notare da case editrici anche importanti oppure testate giornalistiche ed avviare così una collaborazione (o scrivere un libro). Uno su mille ce la fa, oppure è una possibilità concreta? Sogni qualcosa di simile, oppure il tuo blog ti basta?
Per anni ho sognato di scrivere e pubblicare un libro, ormai questo sogno mi ha abbandonato ma non con rimpianto, ho semplicemente capito che non sono fatta per la scrittura di un romanzo lungo, finché si tratta di storie brevi me la cavo, ma un libro è un impegno troppo grande per le mie possibilità. Mi piacerebbe moltissimo, però, avere una collaborazione con una casa editrice, oppure con una testata giornalistica. Credo sarebbe uno sbocco interessante, ma rimane sempre il fatto che mi contraddistingue: il pochissimo tempo che ho da dedicare a questa passione. Sono una persona che se prende un impegno deve rispettarlo, odio mancare alle scadenze, di conseguenza anche una collaborazione di questo tipo sarebbe un problema per me e prima di accettare credo ci ragionerei sopra parecchio. Sicuramente sarebbe un modo per mettermi alla prova e, forse, per ampliare i miei orizzonti, ma ora come ora credo sia una possibilità molto, molto lontana. Ci sono blogger più presenti e attive di me che si meriterebbero subito qualcosa del genere. Per adesso rimane per me un piccolo sogno, per cui forse un giorno inizierò ad adoperarmi realmente per realizzarlo. Per adesso io e il mio blog ci bastiamo.

E concludiamo con LA domanda: che progetti hai per il tuo blog? Come lo vedi tra 12 mesi e dove pensi che possa arrivare?
I progetti immediati sono piccoli cambiamenti che avverranno dall’inizio dell’anno nuovo e che spero potranno darmi la possibilità di sentirmi soddisfatta come all’inizio di questa mia avventura. Ora ho solo bisogno di ritrovare la mia personale strada giusta, dopo di che credo che mi sentirò realizzata almeno per il momento. Nonostante io non sia più una bambina, continuo a crescere e maturare sia come persona che come lettrice e di conseguenza il blog farà lo stesso, dunque per rispondere alla vostra domanda, tra 12 mesi vedo il mio blog come un prolungamento di me stessa e della mia passione, che si adatta e si plasma a me e alla mia vita reale.


 

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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