Incontro ravvicinato con Paola Cortellesi e Carlo Verdone

Una delle novità più gradite di questa decima edizione della Festa del Cinema di Roma, la prima dell’era Monda, è stata quella di introdurre gli “Incontri Ravvicinati”, ossia delle chiacchierate informali sul cinema tra il sopracitato direttore e alcuni illustri ospiti.

In questi giorni si sono alternati sul palco registi, attori, scrittori, artisti – da Wes Anderson a Joel Coen, da Jude Law a Dario Argento e tanti altri. Stasera, per concludere alla grande il ciclo, il pubblico ha potuto ascoltare e applaudire gli italianissimi Carlo Verdone e Paola Cortellesi.

Cortellesi Verdone

Il gradimento popolare si è fatto sentire sin dal red carpet: i due attori sono stati subissati da richieste di selfie e di autografi, tanto che per poter accontentare tutti l’inizio dell’incontro è slittato. In sala, quando sono arrivati, Carlo e Paola sono stati accolti da un caloroso applauso.

Il direttore artistico Antonio Monda ha condotto la chiacchierata seguendo lo schema già collaudato nei precedenti appuntamenti: sullo schermo si sono succedute diverse clip che i due protagonisti hanno commentato. Carlo Verdone ha raccontato, ad esempio, alcuni aneddoti sul suo secondo film, “Bianco, Rosso Verdone”. Stando all’attore, il personaggio dell’immigrato muto sarebbe nato un po’ per caso e la celebre scena finale – dove l’uomo, sdegnato, sbotta davanti al seggio elettorale – sarebbe venuta dopo un silenzio assoluto voluto dal regista sul set.

Di Paola Cortellesi è stata invece evidenziata la poliedricità, il fatto che abbia interpretato ruoli comici e drammatici sempre con grande successo – ad esempio in “Scusate se Esisto”, “Nessuno mi può giudicare”, “Un boss in salotto”, “Maria Montessori”.

I due attori hanno voluto anche ricordare l’importanza della commedia, attraverso la quale, nel nostro Paese, sono stati anche trattati argomenti difficili e delicati, come ad esempio la Grande Guerra. Entrambi si sono rammaricati del fatto che oggi invece, spesso, si tende a escludere dai festival questo tipo di pellicola, scambiando, erroneamente, la leggerezza per superficialità.

La Cortellesi ha anche ammesso di essere una fan di Carlo Verdone sin da bambina e di essere cresciuta con i suoi film. Il regista romano ha invece lodato il talento di Paola, il suo essere eclettica e capace di incidere attraverso ogni medium (tv, cinema e teatro).

È stato un incontro piacevole e divertente, quello con la strana coppia del cinema. I due hanno saputo regalare alla platea momenti di ilarità uniti a spunti di riflessione più intime e personali – ad esempio quando Carlo Verdone ha raccontato di ispirarsi spesso per i suoi personaggi ai grandi caratteristici degli anni ’50 e ’60.

L’evento si è concluso con alcune domande e bizzarre performance del pubblico che hanno reso, se possibile, ancora più scoppiettante questo ultimo, riuscito “incontro ravvicinato”. Un format che ci auguriamo il prossimo anno venga confermato, e chissà, magari anche ampliato, con molti altri faccia a faccia di qualità.


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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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