“In punta di piedi”: un tv-movie anticamorra al femminile

Alessandro D'Alatri dirige un film ispirato a una storia vera che parla di malavita e voglia di riscatto

Un film di Alessandro D’Alatri. Con Bianca Guaccero, Cristiana Dell’Anna, Marco Palvetti, Giorgia Agata. Drammatico. Italia, 2018

Angela è una giovane che coltiva un grande sogno: diventare una ballerina di danza classica. Ma Angela vive a Secondigliano, un quartiere della periferia nord di Napoli dove le attività criminali come lo spaccio di droga costituiscono per molti la principale fonte di guadagno. La sua famiglia è coinvolta in questi traffici – il padre è il capo di un gruppo camorristico noto come “gli scissionisti”. Angela deve affrontare grandi difficoltà per perseguire le sue passioni, sostenuta dalla madre Nunzia, che la iscriverà a una scuola, e da Lorenza, un’insegnante, tra le prime ad accorgersi del talento della piccola.

 

Nel 2000 ci siamo emozionati e abbiamo ballato con “Billy Elliot” di Stephen Daldry, condividendo il sogno del giovane protagonista di diventare un ballerino, nonostante la dura avversione del padre minatore.

Nel 2013, abbiamo scoperto grazie a Marco Pontecorvo e al suo “L’oro di Scampia” come anche in un luogo apparentemente abbandonato dallo Stato sia possibile costruire qualcosa di bello e legale, grazie all’azione di persone determinate come il maestro di judo Gianni Maddaloni.

Il nuovo tv-movie di Rai 1 “In punta di piedi”, diretto da Alessandro D’Alaltri, promette di unire i due piani, con una storia – d’ispirazione reale – di malavita e passione per la danza, di drammi familiari e voglia di riscatto. Una storia che ha subito convinto il produttore Luca Barbareschi e gli sceneggiatori, quando l’hanno letta sul giornale.

La particolarità del film è che propone una prospettiva femminile e sincera sulla realtà camorristica, di per sé maschilista e chiusa, evidenziando come le donne dei quartieri degradati, sebbene spesso poco istruite e costrette al silenzio da mariti-padroni, possano dimostrare personalità e coraggio inaspettati quando in gioco c’è il futuro dei figli.

Protagonista è Angela (Agata), la figlia di un boss locale col sogno di diventare ballerina classica, ma anche Lorenza (Guaccero) ex ballerina di successo che nonostante le difficoltà ambientali desidera offrire un’opportunità alle ragazze di Secondigliano e Nunzia (Dell’Anna), madre di Angela e moglie fedele e innamorata di Vincenzo, che ha sempre accettato e condiviso le scelte del suo uomo.

“In punta di piedi” è un film toccante e originale, apprezzabile per la passione e la professionalità profusi dal cast, in cui spicca per bravura e naturalezza la giovane Giorgia Agata.

Nonostante le grandi potenzialità della storia, la messa in scena risulta piuttosto forzata e poco incisiva, i dialoghi e la sceneggiatura retorici, stereotipati, incapaci di trasmettere un senso di veridicità.

La valenza simbolica e il messaggio del film – il talento può nascere ovunque, anche nelle situazioni più disperate – finiscono per farne passare in secondo piano i limiti e i difetti, ma la sensazione che con altre scelte il messaggio avrebbe potuto essere trasmesso in modo ancora più forte resta.

 

Previous article“Jum fatto di buio”: tornano Olga di carta e le storie di Balicò
Next article“Il meglio della vita”: 5 giovani donne nella New York degli anni ’50
Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here