“Il domani tra di noi”: un’odissea tra avventura e romanticismo

La buona volontà e l'impegno di Kate Winselt e Idris Elba non bastano a salvare un film modesto

Un film di Hany Abu-Assad. Con Kate Winslet, Idris Elba, Beau Bridges, Dermot Mulroney, Linda Sorensen, Vincent Gale. Azione, 103′. USA, 2017

Tratto dal romanzo “Le parole tra di noi” di Charles Martin

Data di uscita italiana: 23 novembre 2017

Due sconosciuti si incontrano al check-in di un aeroporto prima di imbarcarsi sull’ultimo volo disponibile. Alex è una fotoreporter in viaggio per partecipare alle sue nozze, Ben è un medico di ritorno per un’operazione chirurgica prevista il giorno seguente. Quando il volo viene annullato per maltempo, Alex propone a Ben di affittare un piccolo aereo privato. In piena tempesta, però, il pilota ha un malore e perde il controllo dell’aereo che precipita sulle montagne del Colorado. Alex e Ben sopravvivono nonostante le ferite, ma sanno che a causa di un errore del pilota i soccorsi non arriveranno e la loro unica possibilità è scendere a valle, alla ricerca del primo segno di civiltà.

 

Siete single? Non credete al vero amore, dopo aver vissuto una cocente delusione o una tragedia? Nessun problema. Andate a vedere “Il domani tra di noi” con Kate Winselt e Idris Elba, e in un sol colpo non vi sentirete più le persone più sfigate del pianeta e ricomincerete a sperare di poter trovare l’amore.

Come? Basta semplicemente schiantarsi con un aereo su una montagna in pieno inverno, e sopravvivere tre settimane nel mezzo al nulla tra animali feroci, temperature siderali, mancanza di cibo. E il gioco è fatto.

No, cari lettori, non vi sto prendendo in giro, sto solamente riassumendo la trama del film di Hany Abu-Assad che, nonostante la presenza e l’impegno della Winslet e di Elba, si candida a vincere, l’anno prossimo, numerose Pernacchie D’Oro.

“Il Domani tra di noi” è il perfetto esempio di come non dovrebbero essere mescolati due generi diversi, nel nostro caso romance e avventura. Il film è una via di mezzo tra “Alive” e “Sei giorni e sette notti”, senza però avere né la forza angosciante di quello né la capacità di emozionare di questo.

Se non ci si alza dalla poltroncina prima della fine si deve alla professionalità, al talento e alla personalità dei due protagonisti, che seppure in evidente difficoltà davanti a una sceneggiatura insulsa e a dei dialoghi stucchevoli, danno al tutto un minimo di credibilità.

L’inedita coppia Elba-Winslet mette cuore, anima, carisma e sangue nell’impresa, ma purtroppo i risultati sono davvero modesti.

Se vogliamo trovare un motivo in più per andare al cinema – e vi assicuro che è impresa ardua! – sicuramente sono le location naturali, che davanti a tanta desolazione narrativa diventano un po’ protagoniste.

Un’esperienza tragica e provante può unire due estranei per la vita in modo solido? E nell’amore reciproco è possibile trovare quel conforto per lasciarsi i traumi alle spalle? Qualsiasi psicologo vi direbbe di no, consigliandovi una buona terapia.

Ma gli sceneggiatori di “Il domani tra di noi”, mettendo mano all’improbabile e troppo lungo finale, dimostrano di pensarla diversamente. Per loro – inguaribili romantici – l’amore resta la migliore medicina per curare qualsiasi ferita. Almeno dell’anima.

 

Il biglietto da acquistare per “Il domani tra di noi” è:
Neanche regalato (con riserva). Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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