Il caso “After”: come Anna Todd ha sfruttato il web a suo vantaggio

di Francesca Bottarelli

C’era un volta una ragazza americana di 23 anni, sposata e impiegata in un istituto di bellezza ad Austin, in Texas. Come molti suoi coetanei aveva un rapporto particolare con il web, ed era una grande appassionata di Instagram.

Un giorno si imbatté, quasi per caso, in Wattpad, una piattaforma per scrittori e lettori, che permetteva di pubblicare gratuitamente storie di qualsiasi genere e farle conoscere al pubblico.

Per quattro mesi la ragazza sperimentò la piattaforma come lettrice e, lentamente, ne intuì le immense potenzialità. Quando passò all’azione, pubblicando una storia da lei scritta, non immaginava il cambiamento radicale che l’aspetta.

Quella che vi abbiamo raccontato per sommi capi è la storia di Anna Todd, uno dei casi editoriali del 2015. Con il suo “After”, nata come fanfiction ispirata alla band britannica degli One Direction, la Todd ha venduto infatti milioni di copie in oltre trenta paesi.

After, Anna Todd

A colpire non è tanto la storia raccontata nel libro, il travolgente rapporto tra due giovani apparentemente molto diversi e destinati a innamorarsi, né il successo riscosso, alquanto prevedibile. Quello che è davvero interessante è proprio Wattpad, il servizio di self publishing online utilizzato dall’autrice per far conoscere il suo libro, sempre più amato da scrittori e aspiranti tali.

I punti di forza sono evidenti: il ruolo dell’editore diventa secondario, qui è il lettore, protagonista attivo e consapevole, a scegliere in base al proprio gusto cosa leggere, votare e, indirettamente, far pubblicare. Il caso After è l’emblema di cosa il web possa fare per un esordiente: i feedback ricevuti dagli utenti hanno infatti spinto la Todd a modificare la storia in fieri, rendendola quello che è oggi.

Solo vantaggi, per questa editoria 2.0? Se da un lato il pubblico diventa sovrano e molti più autori possono sperare di farsi conoscere, è anche vero che la qualità dei prodotti, spesso, tende a soffrirne. Il popolo del web sceglie cosa leggere, legittimando l’autore in base al proprio gusto personale, è anche vero però che non sempre il favore popolare viene accordato a storie grammaticalmente e stilisticamente corrette.

Quello che piace online sono soprattutto testi scorrevoli, scritti con un linguaggio immediato, e se l’editing non è proprio da dieci e lode… poco importa.

Prendete “After” di Anna Todd: pubblicato capitolo per capitolo, il testo è stato scritto su smartphone, e messo online con tanto di errori di battitura. Questi chiaramente sono poi stati eliminati quando si è passati alla versione cartacea, edita in Italia da Sperling & Kupfer, ma per i lettori online la Todd era già un fenomeno, errori compresi.


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