di Concetta Piro
Omaggiare un attore del calibro di Bruno Ganz, scomparso il 16 febbraio, vista la sua carriera e il suo talento, è doveroso quanto complicato. Così come lo è scegliere solo quattro film tra i 48 dove ha recitato – l’ultimo, “La casa di Jack”, uscirà al cinema il 28 febbraio – per ricordarlo. Ci proviamo.
Nato a Zurigo nel 1941, figlio di un operaio svizzero e di madre italiana, Ganz debutta al cinema nel 1960, il grande salto lo compie nel 1977 quando il regista tedesco Wim Wenders gli affida la parte del corniciaio Jonathan Zimmermann ne “L’amico americano”.
Nel corso della sua carriera ha interpretato i personaggi più svariati. Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, lo abbiamo voluto ricordare attraverso quattro tra le più belle.
NOSFERATU, IL PRINCIPE DELLA NOTTE
di Werner Herzog. Con Klaus Kinski, Bruno Ganz, Isabelle Adjani, Jacques Dufilho, Clemens Scheitz Drammatico, 107’. Francia, Germania 1978
Ancora oggi considerata la miglior pellicola di sempre con al centro la leggenda del vampiro. Bruno Ganz interpreta l’agente immobiliare Jonathan Harker, che si reca in Transilvania per trattare l’acquisto di una vecchia casa. Lì incontrerà il Conte Dracula…
IL CIELO SOPRA BERLINO
di Wim Wenders. Con Bruno Ganz, Peter Falk, Solveig Dommartin, Otto Sander, Didier Flamand, Curt Bois Fantastico, 130’. Germania 1987
L’attore svizzero, nel capolavoro di Wim Wenders premiato nel 1987 al Festival di Cannes con la Palma d’oro per la regia, interpreta uno dei protagonisti, Damiel. Angelo invisibile osserva dal cielo di Berlino gli esseri umani, e invidia la loro condizione mortale. L’incontro con una trapezista e un attore lo porterà a prendere una decisione estrema.
PANE E TULIPANI
di Silvio Soldini. Con Licia Maglietta, Bruno Ganz, Giuseppe Battiston, Marina Massironi, Antonio Catania Commedia, 105′. Italia 2000
Licia Maglietta è la “casalinga pescarese” che durante una triste gita in corriera rimane per strada e finisce a Venezia. Chiama il marito e gli dice che tornerà presto. A Venezia fa incontri particolari e ci scappa anche l’intermezzo sentimentale col maturo cameriere interpretato da Ganz. Film della fuga, dolcemente anomalo, francesizzante.
LA CADUTA – GLI ULTIMI GIORNI DI HITLER
di Oliver Hirschbiegel. Con Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane Köhler Drammatico, 150′. Germania 2004
Gli ultimi giorni del Fuhrer e del bunker che gli fece da serraglio, tra orge e autodistruzione, epilogo degenere di una storia degenere. Il secondo lungometraggio di Hirschbiegel racconta la storia dal punto di vista di Traudl Junge, ultima segretaria di Hitler.