“Glinda di Oz”: esce per Robin Edizioni l’ultimo capitolo della serie di Oz

Quindici libri - quattorici romanzi e una raccolta di racconti - per il capolavoro di L. Frank Baum

Preparatevi a partire per un’ultima, incredibile avventura lungo la strada di mattoni gialli, tra cervelli in scatola, gorilla parlanti e sottomarini stregati. Robin Edizioni ha infatti pubblicato Glinda di Oz, il quindicesimo capitolo della serie de “Il mago di Oz”, firmata da L. Frank Baum.

Cosa è accaduto stavolta a Ozma e Dorothy, partite dalla Città di Smeraldo per scongiurare lo scoppio di una guerra? Le due Principesse sono state fatte prigioniere su un’isola inaccessibile, sommersa in fondo a un lago. Lo Spaventapasseri, il Leone codardo e il Boscaiolo di latta stanno già accorrendo in loro soccorso, pronti a sfidare ogni ostacolo con l’aiuto del Mago e di altre nostre vecchie conoscenze.

Ma la vera salvezza può venire solo da tre maestose Incantatrici, che un crudele sortilegio ha tramutato in pesci, privandole dei loro poteri. Qualche volta, però, il coraggio e l’ingegno valgono più della magia, persino di quella di Glinda di Oz!

Robin Edizioni ha pubblicato in una nuova veste editoriale, con la traduzione di Cecilia Martini e le illustrazioni originali di Lilia Munasypova, l’intera serie de “Il mago di Oz”. Quindici titoli, quattordici romanzi e una raccolta di racconti.

Finora erano usciti “Il mago di Oz”, “Il meraviglioso Regno di Oz”, “Ozma, regina di Oz”, “Il ritorno del mago di Oz”, “La strada per Oz”, “La Città di Smeraldo di Oz”, “La ragazza di pezza di Oz”, “I magici racconti di Oz”, “Tic-toc di Oz”, “Lo spaventapasseri di Oz”, “Rinkitink a Oz”, “La principessa perduta di Oz”, “Il boscaiolo di latta di Oz” e “La magia di Oz”. “Glinda di Oz” chiude la serie.

Considerati veri e propri capisaldi della letteratura, letti e riletti da grandi e piccini, i romanzi contengono una serie di sottotesti allegorici, di natura politica, economica, sociale, religiosa. A ognuno resta la libertà di immergersi nella lettura con uno sguardo critico o solo con la fantasia. La meta è comunque nello stesso luogo, per adulti e bambini: alla fine della strada di mattoni gialli.

 

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Valeria Arciuolo
Ligure di origini, vive in provincia di Novara da tre anni a questa parte per amore e per lavoro. Mamma blogger, adora il cinema, la lettura, l’arte e la moda. Scrive per diverse testate e spera in futuro di portare avanti un progetto tutto suo.

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