Festival del cinema di Cannes | La larga noche de Francisco De Sanctis

Un film di Francisco Márquez, Andrea Testa. Con Rafael Federman, Valeria Lois, Laura Paredes, Romina Pinto, Marcelo Subiotto. Drammatico, 2016

Tratto dall’omonimo romanzo di Humberto Costantini

La larga noche de Francisco De Sanctis, locandina

Un altro film da dimenticare alla svelta, stavolta nella sezione “Un certain regard”, al Festival del cinema di Cannes. Mi riferisco a “La larga noche de Francisco De Sanctis” di Francisco Márquez e Andrea Testa.

Negli ultimi anni il cinema argentino ha regalato al pubblico pellicole interessanti e ben realizzate, per questo ho deciso di dare una chance a quest’opera prima. Purtroppo la fiducia è stata mal riposta.

Stando alla sinossi il film racconta la storia di un uomo normale e mite, Francisco De Sanctis, impiegato modello, sposato con figli. Francisco non è un eroe, sul lavoro riceve sì elogi a parole, ma mai la giusta e meritata promozione.

Lo spettatore torna nell’Argentina degli anni ‘60, nel pieno della dittatura militare di Videla, e segue la giornata monotona di Fransisco fino a quando questo è contattato da una ex compagna di università che gli chiede aiuto per salvare due uomini da un possibile rapimento da parte dei militari.

Franscisco non vorrebbe essere coinvolto, vorrebbe solo continuare con la sua vita sicura, senza scosse né sorprese, ma per una sola volta decide di mettere da parte i panni dell’ignavo e trasformarsi in una sorta di agente segreto, facendo la cosa giusta.

Possiamo definire la pellicola di Márquez e Costa un noir dai toni sbiaditi e dal ritmo statico, il cui fil rouge narrativo è rappresentato dal lento resoconto della notte fuori dagli schemi del nostro protagonista.

La storia aveva buone potenzialità, almeno in teoria, ma la sceneggiatura è deragliata quasi subito sul binario di un intreccio piatto e lento, che non coinvolge minimamente il pubblico.

La regia è pulita, asciutta, ma priva del mordente necessario per far compiere alla pellicola un salto di qualità. Il cast è artisticamente senza infamia e senza lode.

Quella di Francisco De Sanctis poteva essere una bella storia di coraggio, e invece, quando arriva la fine, lo spettatore si rallegra solo che l’avventura si sia conclusa.

 

Il biglietto da acquistare per “La larga noche de Francisco De Sanctis” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.





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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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