Al cinema | Aquarius

Un film di Kleber Mendonça Filho. Con Sonia Braga, Jeff Rosick, Irandhir Santos, Maeve Jinkings, Julia Bernat. Drammatico, 140’. 2016

Sonia Braga protagonista della pellicola Aquarius (2016).
Sonia Braga protagonista della pellicola Aquarius (2016).

Il Festival di Cannes propone, ahinoi, un altro film in concorso che con tutta la buona volontà si fa fatica a salvare, rendendo ancora più forte nello spettatore lo stupore per le scelte della giuria – davvero nessuno dei film italiani proposti sarebbe stato all’altezza della contesa?

Aquarius” di Kleber Mendonça Filho irrita e annoia per la supponenza narrativa e metaforica messa in scena dal regista nel suo racconto delle ingiustizie sociali e politiche del Brasile e della corruzione, mostrata attraverso la battaglia ingaggiata dalla protagonista Clara (Braga) contro degli avidi immobiliaristi.

La donna, sopravvissuta in passato a un cancro al seno, è oggi una vedova matura e tenace, che non intende vendere la propria casa situata nel vecchio condominio Aquarius, divenuto oggetto del desiderio di un gruppo di speculatori che vorrebbero ristrutturarlo e renderlo un elegante residence.

Lo spettatore è chiamato a osservare per oltre due ore le giornate e le lotte di Clara anche sul versante familiare, con la presenza costante della solitudine, che la donna cerca di scacciare ascoltando buona musica e osservando dalla finestra le vite degli altri.

Il regista brasiliano Kleber Mendonça Filho.
Il regista brasiliano Kleber Mendonça Filho.

“Aquarius” ci mostra com’è la vita nel Brasile di oggi, ma solo negli ambienti più ricchi e borghesi, attraverso una serie di luoghi comuni e riflessioni retoriche e ridondanti più che costruttive. Nonostante l’ambiziosa idea di partenza, nella sceneggiatura manca una vera e approfondita analisi sociale, e di conseguenza il film è carente in identità.

La regia stessa di Kleber Mendonça Filho è scolastica, di taglio televisivo, e dà a chi guarda l’impressione di avere davanti una noiosa soap più che un film di denuncia.

Si salva, almeno in parte, dalla mediocrità Sonia Braga, acclamata dai critici, interpretando la sua Clara con forza e passione. L’attrice brasiliana porta sulle spalle tutto il peso del film, e prova in tutti i modi a dare spessore alla storia, attingendo a talento ed esperienza. La sua sola presenza, però, non basta ad attenuare il senso di pesantezza generale.

Il finale è sicuramente la parte più intensa e riuscita del film. Nella sequenza scatta davvero l’empatia tra spettatore e protagonista, quando questa urla tutta la sua indignazione contro i potenti.

Se per qualcuno “Aquarius” risulterà meritevole di più bonari commenti e giudizi, personalmente credo che per il pubblico europeo un paio di spiagge dorate non bastino, per amare un film tutto sommato senz’anima, né per capire un paese complesso come il Brasile.

 

Il biglietto da acquistare per “Aquarius” è: 1)Neanche regalato (con riserva); 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.





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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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