I FANTASTICI 4 | Le saghe horror più terrificanti, e amate, del cinema

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire o riscoprire

Dopo un’attesa durata tre anni, è arrivato nei cinema italiani “The Conjuring – Il caso Enfield” (qui la recensione su Parole a Colori), sequel della pellicola di successo di James Wan uscita nel 2013.

Quello delle saghe horror è un filone che non vuole saperne di estinguersi, e che anzi continua ad attirare in sala un pubblico di giovani e meno giovani. E proprio a questo è dedicato il nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dei consigli di pellicole a tema.

 

NON APRITE QUELLA PORTA

Non aprite quella porta

Sette film con protagonista il serial killer Leatherface, che non seguono un ordine cronologico preciso, tra remake, sequel e prequel. Il primo risale al lontano 1974. Va detto che, negli anni, “Non aprite quella porta” ha perso parte del suo spaventoso smalto iniziale, e oggi rimane solo l’ombra dell’horror che è stato.

 

SAW – L’ENIGMISTA

Saw L'enigmista

Un franchise horror francese composto da sette pellicole – più un’ottava in lavorazione – che ha come protagonisti l’astuto serial killer Jigsaw, alias John Kramer, malato di cancro in fase terminale, e i suoi apprendisti. I film hanno in comune il fatto di avere dei finali aperti, che vengono risolti solo negli episodi successivi.

 

HALLOWEEN

Dieci pellicole con protagonista il folle assassino Michael Myers. Il primo film, “Halloween – La notte delle streghe”, risale al 1978 ed è stato diretto da John Carpenter. Ancora oggi viene considerata una delle più importanti pellicole del genere.

 

LE TRE MADRI

Le tre madri, Suspiria, Dario Argento

Trilogia horror italiana diretta da Dario Argento, composta da “Suspiria” (1977), “Inferno” (1980) e “La terza madre” (2007). Ciascun film segue le vicende di una delle tre “Madri”, streghe antiche e malvagie capaci di manipolare gli eventi del mondo con i loro poteri.

 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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