“Eterno femminile”: chi era la scrittrice Rosario Castellanos?

Il film della giovane regista Natalia Beristáin unisce biopic, romanticismo, femminismo e dramma

Un film di Natalia Beristáin. Drammatico, 85’. Messico, 2017

La biografia di Rosario Castellanos, una delle più grandi scrittrici messicane del ventesimo secolo. Studentessa introversa che non sembra appartenere al suo tempo, la sua insofferenza nei confronti di una società dominata e gestita dagli uomini la porterà a diventare una figura chiave della letteratura messicana e del movimento femminista latinoamericano. La tumultuosa storia d’amore con Ricardo Guerra ne rivela il lato nascosto di donna fragile e piena di dubbi. All’apice della carriera e nel momento migliore della sua relazione, Rosario dà il via a un dibattito che segnerà una svolta decisiva nella sua vita.

 

Pur essendo solitamente attratto ed incuriosito dalle opere biografie o autobiografie, siano esse di stampo letterario o cinematografico, confesso d’aver avuto qualche titubanza nell’approcciarmi a “The eternal feminine” (Los adioses) della giovane regista Natalia Beristáin, che celebra la vita e soprattutto il pensiero e le scelte compiute dalla scrittrice messicana Rosario Castellanos.

La 12° Festa del cinema di Roma sarà ricordata anche per le numerose pellicole ispirate a fatti realmente accaduti (“Detroit“, “Stronger“) e a personaggi famosi (“I,Tonya“, “Borg McEnroe“).

“Eterno femminile” probabilmente era il biopic meno atteso dal pubblico e dalla critica, eppure si è rivelato un prodotto interessante, coinvolgente ed emozionante a livello narrativo e recitativo.

Chi, come il sottoscritto, fino a oggi ignora l’esistenza della scrittrice messicana avrà modo di fare un salto indietro nel tempo, nel Messico degli anni ’50, dove le donne venivano ancora considerate inferiori rispetto agli uomini.

La vita di Rosario Castellanos anticipa di fatto il movimento femminista. La scrittrice, infatti, non ha nessuna intenzione di rinunciare alle proprie ambizioni e ai propri sogni professionali per essere soltanto una moglie e una madre. La Castellanos è una donna coraggiosa, orgogliosa, intelligente, ma anche appassionata e sensuale.

Karina Gidi si cala pienamente nel proprio personaggio, dimostrando di essere un’attrice talentuosa, dotata di personalità e presenza scenica, oltre ad avere un animo sensibile,  dote indispensabile per un ruolo così complesso.

Anche Daniel Gimenez Cacho, che nel ruolo di Riccardo Guerra, l’uomo del destino della Castellanos, sfodera una performance intensa, fisica, rabbiosa, capace d’incastrarsi armoniosamente con quella della Gidi, dando vita a una vera e potente alchimia artistica ed umana.

Natalia Beristáin è una giovane regista da tenere d’occhio per il futuro, dando qui prova di  avere notevoli potenzialità, un suo stile e una sua identità di racconto e la sensibilità dei veri artisti nel cogliere la fragilità dell’animo umana e metterla poi in scena.

“Eterno femminile” è insieme un film femminista, romantico e drammatico, che si lascia guardare fino al malinconico finale, lasciando nel cuore e nella memoria dello spettatore il ricordo di Rosario Castellanos, e magari anche il desiderio di leggere qualche sua poesia.

 

Il biglietto da acquistare per “The eternal feminine” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto
(con riserva). Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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