“È arrivata la felicità”: quando “e vissero felici e contenti” è solo l’inizio

Tornano dopo quasi 3 anni, per una nuova stagione, Orlando, Angelica e la loro famiglia allargata

Una serie di Riccardo Milani, Francesco Vicario. Con Claudio Santamaria, Claudia Pandolfi, Lunetta Savino, Alessandro Roja, Edwige Fenech, Ninetto Davoli, Giulia Bevilacqua. Commedia romantica. 2015-in corso, Italia

 

È arrivata la felicità… No, caro lettore, non sono preda di visioni né sono stato colto da un improvviso attacco di ottimismo. Dopo due anni e mezzo d’attesa, è tornata ieri, 20 febbraio, su Rai 1 la serie tv con Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi.

Chi vi scrive è stato probabilmente uno dei pochi a stroncare, a suo tempo, la prima stagione, scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta, e diretta da Riccardo Milani e Francesco Vicario, giudicandola molto al di sotto delle aspettative. Ma come sempre, sono i dati Auditel e il pubblico a dettare legge – e palinsesto.

Perché abbiamo dovuto aspettare tre anni, per rivedere Orlando, Angelica e gli altri personaggi? È stata la stessa Tinni Andreatta, direttrice di Rai Fiction, in conferenza stampa a dare la risposta. “Questo tempo è servito per dare agli sceneggiatori modo di scrivere episodi (24 da 50’ ciascuno) efficaci e di qualità, e successivamente per realizzarli al meglio”.

L’idea di “È arrivata la felicità” era quella di mettere in scena una sorta di fiaba moderna, dove ogni personaggio, alla fine di un percorso emotivo ed esistenziale, riuscisse a trovare la sua dimensione e il suo posto nel mondo. Per gli sceneggiatori, questo pareva includere l’amore – perché alla fine della prima stagione quasi tutti erano felici e innamorati.

Nella seconda stagione si riparte proprio dal “e vissero felici e contenti”, per raccontare come sono andate le cose dopo due anni. Orlando (Santamaria) e Angelica (Pandolfi), si ameranno ancora, dopo la nascita del figlio e la convivenza con la famiglia allargata? Che a proposito, come se la starà cavando sotto un unico tetto?

Nunzia (Tabasco) e Pietro (Roja), nonostante sulla carta fossero una coppia improbabile, saranno riusciti a tenere viva la fiamma della passione e a durare? E Valeria (Bevilacqua) e la sua compagna Rita (De Cola)? Mamma Giovanna (Savino) avrà alla fine accettato pienamente il loro rapporto?

Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi – alias Orlando e Angelica – in una scena. “È arrivata la felicità”

Tanti i possibili sviluppi che devono aver frullato nella testa degli sceneggiatori in fase di scrittura. Ma in realtà le novità sono dietro l’angolo. “La vera sfida è stata quella di voler inserire la tematica del cancro in una serie televisiva per famiglie – ha spiegato Cotroneo in conferenza stampa -, cercando di raccontare la malattia in modo autentico e realistico, ma trovando il giusto equilibrio tra dramma e commedia. Soprattutto volendo trasmettere il messaggio che la vita va avanti comunque, per chi è malato, per i famigliari e gli amici”.

Una sfida ambiziosa, ma che probabilmente dopo il successo della miniserie “La linea verticale” di Mattia Torre (qui la recensione su Parole a Colori) risulta meno d’impatto e originale per chi guarda, anche se sicuramente apprezzabile.

Nei primi due episodi di “È arrivata la felicità” tornano tutti i personaggi, a distanza di due anni. Ci si accorge sin da subito, però, che qualcosa è cambiato… Orlando e Angelica discutono continuamente, e si rimproverano a vicenda scarsa attenzione e scarso impegno nella gestione della nuova vita insieme. I due sembra diventati una coppia “normale”, usurata dalla convivenza e dai problemi.

Greta e Giorgia Berti interpretano le gemelle Laura e Bea in “È arrivata la felicità”.

In questo clima di tensione, i figli (Umberto e Pierluigi, Laura e Beatrice e il piccolo Andrea) si sforzano di non creare ulteriori problemi ai genitori. Ma in casa, nella prima stagione, si è formata una seconda coppia. E in questi primi episodi è divertente osservare come Laura (Greta Berti) e Umberto (Andrea Lintozzi Senneca) provino a gestire una così precoce convivenza…

Sulla coppia Pandolfi – Santamaria persistono le nostre storiche perplessità. Siamo ovviamente di fronte a due attori di talento e d’esperienza, che hanno dimostrato grande poliedricità nel corso delle rispettive carriere. Eppure, nei ruoli di una coppia innamorata, convincono ed emozionano solo a tratti.

Confermate invece le ottime sensazioni su Alessandro Roja e Simona Tabasco. Pietro e Nunzia formano una coppia rock e stramba, ma sanno trasmettere freschezza, vivacità, allegria. Merito soprattutto della Tabasco, che sembra avere tutte le intenzioni di bissare l’exploit di due anni fa e imporsi all’attenzione di critica e pubblico.

Alessandro Roja e Simona Tabasco interpretano Pietro e Nunzia, la coppia rock di “È arrivata la felicità”.

Passiamo alle new entry, che hanno il volto di Primo Reggiani, Lorenza Indovina e Tullio Solenghi. Il primo è Luca, fotografo ed ex migliore amico di Rita, che minerà la stabilità e le sicurezze affettive delle neo sposine; la seconda è Sabaudia, ruspante cuoca del ristorante aperto da Guido (Wertmuller) dopo l’abbandono della moglie. Solenghi, infine, interpreterà Antogiulio Martelli, uomo distinto e d’altri tempi che sarà la causa della crisi matrimoniale tra Giovanna (Savino) e Giuseppe (Davoli).

Il cambio di regia – da Milani a Vicario – sembra aver giovato alla fluidità e alla semplificazione del racconto, con i dialoghi e i rapporti che sembrano già più autentici e intensi.

La ricerca della felicità (come ci ha insegnato a suo tempo anche Muccino), nel mondo reale è spesso segnata da sconfitte, sofferenza e guai assortiti. Quello che si augura la Rai è che con la sua serie il pubblico impari ad affrontare anche gli ostacoli con il sorriso.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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