“Bleed – Più forte del destino”: la storia vera del pugile Vinny Pazienza

Ben Younger dirige Miles Teller, Aaron Eckhart e Katey Sagal nel biopic sulla vita del "Pazmanian Devil"

Un film di Ben Younger. Con Miles Teller, Aaron Eckhart, Katey Sagal, Ciarán Hinds, Ted Levine, Christine Evangelista. Biografico, 116’. USA, 2015

 

La storia vera del pugile italoamericano Vinny Pazienza (Teller), detto “The Pazmanian Devil”, che dopo aver perso il titolo dei super leggeri riuscì a sorpresa a rimettersi in carreggiata e vincere quello dei superwelter. In sintesi “Bleed – Più forte del destino” di Ben Younger è tutto qui.

Come dite? Siete stanchi di vedere pellicole sul pugilato? Per voi il mondo della boxe al cinema inizia e finisce con Rocky Balboa? Non avete tutti i torti; io stesso, dopo aver letto la sinossi del film, ho pensato qualcosa di analogo.

Eppure se mi fossi fermato a questo primo giudizio affrettato avrei perso una storia meritevole, appassionante e diversa da quello che abbiamo già visto e rivisto.

Sul finire degli anni ‘80 Pazienza viene sconfitto in un incontro valido per il titolo mondiale pesi leggeri e abbandonato dagli sponsor e dall’allenatore, perché considerato alla fine della sua poca brillante carriera.

Vinny però è un uomo ostinato che non vuole arrendersi e così accetta di farsi allenare da Kevin Rooney (Eckhart), caduto anche lui in disgrazia dopo aver scoperto Mike Tyson.

Rooney vede nell’altro le potenzialità e la struttura fisica per “saltare” di categoria e prepararsi per incontri con pugili più pesanti. Vinny accetta la sfida, nonostante il parere contrario del padre manager e del mondo della boxe, riuscendo a compiere l’impresa di conquistare il titolo superwelter.

Vissero tutti felici e contenti? La vita non è una favola, che si conclude dopo il successo. Vittima insieme a un amico di un grave incidente automobilistico, Vinny resta quasi paralizzato, costretto a vivere con un esoscheletro fissato direttamente sulle ossa del cranio. Neppure questo riuscirà a fermarlo…

A differenza delle altre storie sul pugilato che abbiamo visto negli anni al cinema, stavolta al centro di tutto c’è la tenacia del protagonista, che lotta non solo sul ring ma contro le leggi di natura e lo scetticismo dei medici, per affermare il suo diritto a vivere una vita normale.

Vinny è un pugile fin nel midollo e non vuole prendere in considerazione altre opzioni. Una storia che non può non appassionare e coinvolgere lo spettatore.

Il film si regge sulle performance intense e credibili di Miles Teller e Aaron Eckhart, che formano un’inedita quanto riuscita coppia artistica. A nostro parere merita un plauso soprattutto il secondo, ammirevole anche nella sua trasformazione fisica.

La sceneggiatura è semplice, lineare, scarna, ma ha il merito di rendere memorabile ed epica la vicenda di Vinny, esaltando la figura del pugile senza però cadere nel retorico.

La regia di Ben Younger è asciutta, pulita, esperta, magari di respiro più televisivo, ma comunque dotata di buon ritmo e capace di credere un film godibile e avvincente fino alla fine.

Vinny Pazienza, con la sua incredibile storia, sembra dirci che con la forza di volontà si può superare qualsiasi ostacolo, rendendo ogni impresa possibile.

 

Il biglietto d’acquistare per “Bleed – Più forte del destino” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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