Biblioteche scolastiche e bibliotecari: perché sono necessari

di Davide Martini

Lasciare le biblioteche pubbliche di Philadelphia senza un staff professionale significa commettere un grave errore perché, alla lunga, questo avrà delle ripercussioni sugli studenti per il resto della loro vita. Uno studio dopo l’altro ha messo in mostra un’esplicita correlazione tra la presenza di personale qualificato e la preparazione degli studenti.

biblioteca, pila di libri

Nel 2012 una ricerca ha dimostrato come gli studenti che avevano a disposizione una biblioteca scolastica ben organizzata e bibliotecari certificati avevano più probabilità di ottenere punteggi alti nei test di lettura e scrittura del Pennsylvania System of Scholl Assessment (equivalente dei nostri test INVALSI, ndr). Inoltre agli stessi studenti capitava meno spesso di ottenere un risultato sotto la media nelle domanda di cultura generale.

Lo stesso studio ha inoltre scoperto che le iniziative della biblioteca scolastica agiscono positivamente sugli studenti economicamente svantaggiati, sui neri, gli ispanici o sugli studenti con disabilità. Gli studenti afroamericani che studiano in scuole affiancate da bibliotecari qualificati sono portati a prendere nelle prove scritte un voto quasi doppio rispetto agli studenti che studiano in modo indipendente.

Un documento della Mansfield University, che ha preso in esame le ricerche svolte in 23 stati, ha messo in luce che gli studenti delle scuole senza bibliotecari qualificati – quindi senza persone che indirizzino le ricerche dei ragazzi e che allo stesso tempo collaborino con gli insegnanti per sviluppare le capacità dei più giovani di ottenere informazioni – hanno maggiori difficoltà a raggiungere gli obiettivi scolastici, a prescindere dalle differenze demografiche ed economiche.

Adesso facciamo un piccolo quiz. Secondo voi, in Pennsylvania, quali tra queste strutture devono avere una biblioteca e bibliotecari certificati al loro interno?

1. Scuole per parrucchieri ed estetisti;
2. Scuole d’infermieristica;
3. Prigioni per adulti;
4. Strutture per la detenzione minorile;
5. Scuole pubbliche.

La risposta esatta è: tutte, tranne le scuole pubbliche.

Sembra che in molti pensino che le biblioteche abbiano soltanto una funzione decorativa; per questo, prima o dopo, questi poli culturali vengono inseriti tra le strutture da tagliare per ragioni di budget. Ma queste persone, convinte che Internet possa prendere il posto delle biblioteche, pensano che sia altrettanto giusto consultare siti come WebMD (sito internet per la diagnosi di patologie online, ndr) anziché rivolgersi a un dottore in carne ed ossa.

I bibliotecari trasmettono competenze informative, ad esempio in che modo separare le informazioni utili da quelle inutili e come navigare in internet evitando le minacce telematiche.

Peraltro, nonostante una convinzione molto diffusa, non tutti gli studenti possiedono uno smartphone o un computer, né tantomeno hanno a disposizione una connessione internet. Secondo la Camera di Commercio Statunitense, il 46% delle famiglie che hanno un reddito inferiore ai 25.000$ non possono permettersi una connessione a casa; inoltre, il 33% delle famiglie che vivono in città e che rientrano nella medesima fascia di reddito hanno dichiarato di non possedere un computer.

Le biblioteche scolastiche sopperiscono a queste necessità, mettendo a disposizione una figura di sostegno nella persona del bibliotecario qualificato. Senza qualcuno che se ne occupi, i database della POWER Library della Pennsylvania e gli e-book, ai quali ogni scuola può accedere attraverso delle licenze fornite dallo stato, finiranno per cadere in disuso.

Senza un bibliotecario che mantenga aggiornate le collezioni e i supporti tecnologici, i libri spariranno e gli insegnanti smetteranno di servirsi delle biblioteche. Dopo un po’ di tempo, come è effettivamente accaduto in tante scuole di Philadelphia, la struttura verrà trasformata in un’aula come tante altre.

I genitori, però, non vogliono che questo accada. L’81% di loro sostiene che le biblioteche siano importanti per i loro figli perché offrono risorse importanti e, stando a quando sostiene il progetto Internet and American Life del Pew Research Center, un accesso all’informazione che altrimenti sarebbe loro preclusa.

Cercando di tirare le somme, le iniziative delle biblioteche scolastiche e la presenza di bibliotecari qualificati creano condizioni positive per il successo degli studenti. Senza di loro avremo degli studenti che saranno lettori e scrittori più vulnerabili, le ricerche sono chiare e inequivocabili a questo proposito. Lo stato della Pennsylvania dovrebbe sollecitare tutte le scuole pubbliche ad attrezzarsi in questo senso.

Impedire che i giovani abbiano accesso a queste risorse significa metterli in difficoltà, perché partiranno in svantaggio rispetto a milioni di loro coetanei, non solo in America, ma in tutto il mondo.

 

Per approfondire l’argomento

Articolo di Carol Heinsdorf e Debra Kachel


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