Biblioteche: quando i book bar sono un punto di riferimento

libreria, tavoli“Le biblioteche dovrebbero somigliare di più ai book bar”. Dopo la pubblicazione, il mese scorso, del report sulle Biblioteche Indipendenti Inglesi a cura del Ministero della Cultura, dell’Informazione e dello Sport britannico titoli come quello che abbiamo riportato in apertura di articolo, declinati in chiavi volutamente forzate e ironiche, si sono sprecati.

Ben lungi dal prospettare un futuro imbarbarito, dove i libri non rappresentino che soprammobili o elementi di arredo in movimentati locali metropolitani, la riflessione degli esperti suggerisce che introdurre elementi di modernità, come il Wi-Fi (e anche bevande e servizi diversificati, perché no) sia un primo passo nella strada che può portare le biblioteche a inserirsi nell’era digitale.

Prima che pensiate, tra voi e in rigoroso silenzio, cose del tipo “Ma abbiamo davvero bisogno delle biblioteche, adesso che tutti hanno a disposizione un Kindle/Wikipedia/Google?” vorremmo farvi riflettere sull’importanza che ancora oggi rivestono questi luoghi.

Nonostante i tagli di budget che si sono verificati negli ultimi anni – e che in Italia hanno avuto forti ripercussioni sugli orari di apertura al pubblico dei locali e sul personale impiegato – le biblioteche assolvono il loro ruolo di centri irradiatori di cultura ancora in modo egregio. I libri di carta possono anche sembrarvi obsoleti, ma cosa dire del fatto che non tutte le famiglie hanno una connessione internet a casa (le statistiche parlano chiaro) e che in biblioteca si può disporre gratuitamente di internet? E cosa dire di tutti gli altri servizi?

Le biblioteche, non lo ripeteremo mai abbastanza, non si limitano a mettere a disposizione libri, ma anche CD, DVD, dizionari. Col passare del tempo sono diventate dei veri e propri portali di accesso alla cultura, frequentate per i motivi più disparati – studio certo, ma anche divertimento e interesse personale.

I tempi però stanno cambiando molto velocemente, e un aggiornamento delle strutture e dell’organizzazione stessa del materiale sarebbe fondamentale per non trasformare questi cuori pulsanti di vita in musei polverosi frequentati solo dagli archivisti.

Cultura e tecnologia non sono più da tempo considerati due concetti agli antipodi, che è impossibile far incontrare. Oggi l’idea di dar vita a biblioteche all’avanguardia, dove le persone possano interagire con i libri attraverso strumenti nuovi come i tablet, ad esempio, oppure che mettano a disposizione un sistema di catalogazione dei libri centralizzato e di facile consultazione non dovrebbe far inorridire.


 

E voi cosa ne pensate? Siete dei frequentatori della biblioteca/biblioteche delle vostre città? Pensate che modernizzare le strutture, così da renderle più vicine ai nuovi bisogni dei lettori, degli studenti, dei cittadini sia possibile? Siamo curiosi di conoscere le vostre idee e proposte su un tema come questo, che ci sta particolarmente a cuore. 

 

Previous articleUn nuovo must nelle tazzine degli italiani: scopriamo il caffè verde
Next articleRapiti dai libri: quando smettere di leggere è impossibile
Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here