“Asterix e il segreto della pozione magica”: un film divertente e riuscito

Il druido Panoramix sta invecchiando e decide di scegliere un successore, a cui affidare i suoi segreti

Un film di Alexandre Astier, Louis Clichy. Con Christian Clavier, Guillaume Briat, Alex Lutz,  Alexandre Astier, Elie Semoun. Animazione, 85′. Francia 2018

Il druido Panoramix sta invecchiando: è caduto da un albero e si è rotto una gamba, segno che non ha più quell’agilità che sembrava renderlo invulnerabile. Insieme agli abitanti del villaggio si mette dunque in cerca di un successore cui rivelare il segreto della pozione magica che dona a chiunque la beva una forza sovrumana. Ma il consesso dei druidi, che aveva schedato i possibili candidati alla successione del più potente di tutti, mescola le schede, e Panoramix è costretto a tenere una lunghissima serie di audizioniper selezionare il prescelto (rigorosamente maschio, giacchè l’ingresso nella Foresta dei Carnuti è vietato ai non druidi e “naturalmente” alle femmine). Il rischio è quello di affidare il segreto della pozione magica a qualcuno che potrebbe non farne buon uso, o di rivelare incautamente a terzi la formula prodigiosa…

 

Tempus fugit, scrivevano i latini. L’uomo moderno sostiene di non temere niente e nessuno, eppure il sopraggiungere dei primi segni della vecchiaia, la perdita della propria brillantezza, fanno – giustamente! – dubitare anche il più saggio e coraggioso della propria invincibilità. Grandi pensatori e letterati del passato hanno affrontato la questione, non ultimi Cicerone e Seneca.

Quando si invecchia è naturale cercare un successore, un allievo, qualcuno a cui tramandare le proprie conoscenze ed esperienze. E per quanto possa apparirvi repentino, è facile passare dal mondo classico a una galassia lontana lontana, pensando a uno dei più celebri rapporti maestro-allievo della storia del cinema, quello tra Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker.

Immaginate adesso di mescolare le riflessioni dei saggi latini e lo sviluppo del tema fatto nella saga di Star Wars e di ripensare il tutto in chiave gallica e animata, utilizzando uno stile leggero ma incisivo e toni ironici e canzonatori. Ecco, avrete così un’idea di cosa aspettarvi da “Asterix e il segreto della pozione magica”.

Quello di Alexandre Astier e Louis Clichy è un film magistralmente scritto e diretto, capace di parlare ai giovani di tematiche lontane da loro come il senso della vita e il sopraggiungere della vecchiaia. La struttura narrativa è agile, lineare, intensa, fluida, mai noiosa o banale.

Fin dalle prime scene, la pellicola si dimostra una scommessa vinta sia a livello visivo che stilistico, trascinando lo spettatore dentro una storia in cui tradizione e innovazione si fondono in modo armonioso, e creando le basi per un progetto ancor più ambizioso, affascinante e coinvolgente.

“Asterix e il segreto della pozione magica” è una visione piacevole, originale nella messa in scena ma allo stesso tempo ricco di omaggi cinematografici, letterari e soprattutto musicali.

Il finale è probabilmente la parte più intrigante e spettacolare del film, regala intense emozioni allo stupito spettatore oltre a lasciarlo con la speranza che i bambini rappresentino il futuro dell’umanità, per la loro genuina lealtà e innata intelligenza.

 

Il biglietto da acquistare per “Asterix e il segreto della pozione magica” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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