“Torno indietro e cambio vita”

di Simona Quadri

 

Il nuovo film che ha come protagonista Raoul Bova è un inno fatto e finito alle seconde possibilità. L’opportunità – che molti di noi hanno sognato o sognano di avere – di tornare indietro nel tempo e modificare le scelte passate, per creare così una nuova versione del presente, diventa realtà.

La pellicola è stata presentata in anteprima al Taormina Film Festival, e arriverà nelle nostre sale il 18 giugno. Vediamo nel dettaglio la trama.

Marco è sposato con una donna bellissima (Giulia Michelini), ha un figlio e un ottimo lavoro. Tutto sembra perfetto ma la moglie, con cui sta insieme da venticinque anni, un giorno gli annuncia che ha un altro e che vuole la separazione.

Costretto ad andarsene di casa, Marco chiede aiuto al suo miglior amico Claudio (Richy Memphis), che conosce dai tempi della scuola. Una sera, mentre i due passeggiano per strada di notte, Marco esprime il desiderio di poter ritornare indietro nel tempo, quando un’auto li travolge.

Detto fatto: dopo l’incidente i due si risvegliano nel 1990, pochi giorni prima del fatidico incontro tra Marco e quella che poi diventerà sua moglie. Il nostro protagonista farà del suo meglio per cambiare il corso degli eventi… Ma si può davvero modificare il destino?

Con una sorte di effetto alla “sliding doors”, Marco e Claudio (la rodata coppia formata da Bova e Memphis, di nuovo insieme dopo Immaturi e Immaturi – Il viaggio) passano da essere adulti ad adolescenti, trovandosi ad affrontare ancora una volta vecchie problematiche, come la scuola e il rapporto con i genitori.

Si perché la parte più difficile di questo tornare indietro nel tempo si rivelerà proprio essere l’interazione con mamma e papà, interpretati in un caso da un Max Tortora “ancora con tutti i capelli in testa”, a detta del figlio, e da Michela Andreozzi; nell’altro da Paola Minaccioni, madre single un po’ impicciona.

Roul Bova si è dichiarato entusiasta di collaborare nuovamente con i fratelli Vanzina – dopo “Piccolo grande amore” e “Ti presento un amico”, siamo giunti al terzo progetto comune. “Mi ha affascinato molto questa specie d’incantesimo che permetteva di tornare al 1990 – ha dichiarato l’attore in un’intervista – un’epoca in cui non c’erano i telefonini né Internet, dove si comunicava attraverso le lettere e non con gli sms, e la schedina del totocalcio andava giocata allo sportello e non telematicamente”.

Se volete fare un tuffo nel passato (fino ai mitici anni 90’), ma fermarvi anche un attimo a riflettere su come sia possibile cambiare il presente attraverso scelte diverse, vi raccomandiamo questo film. Un’ottima commedia italiana, che unisce divertimento e spunti di riflessione.

Buona visione.

 

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