“A caccia nei sogni”: ritorno a Grouse County con la trilogia di Tom Drury

Un fine settimana nella vita della famiglia Darling, di Tiny, della moglie Joan, dei figli Micah e Lyris

Il secondo romanzo della trilogia di Grouse County di Tom Drury, A caccia nei sogni, edito da NN Editore, probabilmente non ha la stessa capacità di emozionare attraverso il racconto della vita di una normale cittadina del Midwest americano che aveva il primo, “La fine dei vandalismi”. Ma ciò nonostante è un romanzo riuscito, piacevole da leggere, mai banale.

Certo la scelta di concentrare la narrazione in un solo weekend era rischiosa, quella di circoscrivere il numero dei personaggi – e dei punti di vista – a quelli della sola famiglia di Tiny Darling pure. Ma Drury si conferma uno scrittore abilissimo a giocare con le parole, con la mente e con le emozioni dei suoi personaggi.

A caccia nei sogni” è un libro che parla di famiglia, di amore, di vita in comune. Lo fa attraverso le vicende tutto sommato normali di Tiny, della moglie Joan, del figlio Micah di 7 anni e dell’adolescente Lyris, la figlia avuta da Joan da una precedente relazione, data in adozione e riaccolta in famiglia solo di recente.

Ma il bello, come di consueto nelle opere di Drury e in generale in quelle “americane” pubblicate da NN Editore è quella patina di antichità, come se la storia che stiamo leggendo fosse avvenuta quaranta o cinquant’anni fa, oppure in un periodo storico fermo nel tempo, dove niente cambia e niente si evolve più di tanto.

Nei libri di Drury ci si aspetta sempre di veder spuntare un drive-in con le coppie ferme in auto a guardare un film sul maxi schermo all’aperto, oppure un cowboy che pascola una mandria di bovini. In realtà, leggendo tra le righe, si capisce che l’ambientazione è molto più contemporanea.

Eppure questa patina da “vecchio west”, dal sapore quasi mitologico, è parte dal fascino di questi libri, almeno secondo me. Storie senza tempo, apologie della vita normale che però, se ben raccontata, come sa fare Tom Drury, può risultare più avvincente di qualsiasi trama immaginaria.

 

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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